Draghi: "Graduale
ripresa nel 2013"
ECONOMIA - Draghi non nasconde che “vari indicatori congiunturali hanno mostrato più di recente una sostanziale stabilizzazione, seppure su livelli contenuti, e il clima di fiducia nei mercati finanziari è migliorato sensibilmente, ma questo non basta a scongiurare il peggio”
“L'accresciuta incertezza politica in Italia è stata all'origine di alcuni flussi di capitali, con l'obiettivo di ricercare investimenti più sicuri, verso i titoli emessi dai paesi con rating AAA". Mario Draghi, numero uno della Bce, lancia l'allarme nel bollettino di gennaio e invoca riforme strutturali in tutta l'eurozona, perché si proceda con “ulteriori passi avanti nel risanamento delle finanze pubbliche in linea con gli impegni assunti nel quadro del Patto di Stabilità e Crescita”.
Il bollettino evidenzia come la crescita della zona Euro "continua ad essere debole". Sull'economia "continuano a pesare le persistenti incertezze e gli aggiustamenti di bilancio in atto nei settori finanziari e non finanziari. Ma nella seconda parte del 2013 è attesa una graduale ripresa. Servono con rapidità riforme strutturali aggiuntive per rendere l'economia dell'Eurozona più flessibile, dinamica e competitiva. Essenziali riforme nei mercati dei beni e servizi per la concorrenza e la competitività e provvedimenti che migliorino il funzionamento dei mercati del lavoro”.
E proprio sul tema del lavoro, secondo la Bce, "i mercati dell'area dell'euro continuano a risentire della crisi economica e finanziaria. L'occupazione è diminuita ulteriormente nel terzo trimestre del 2012, mentre la disoccupazione ha continuato ad aumentare. I dati delle indagini segnalano un ulteriore calo dei posti di lavoro nell'ultimo trimestre dell'anno”.
Draghi non nasconde che “vari indicatori congiunturali hanno mostrato più di recente una sostanziale stabilizzazione, seppure su livelli contenuti, e il clima di fiducia nei mercati finanziari è migliorato sensibilmente, ma questo non basta a scongiurare il peggio”.