Paolo Bosusco è libero
Il rilascio è avvenuto tramite giornalisti del canale Ndtv nella foresta al confine fra i distretti di Kandhamal e Ganjam. "Sto bene" le sue prime parole. Soddisfazione del ministro degli Esteri Terzi che ha rinnovato l'impegno "per assicurare la liberazione di coloro che sono ancora ostaggio di rapitori in altri paesi"
"Sono finalmente libero, sto bene! Si chiude nel migliore dei modi la brutta avventura di Paolo Bosusco, l'italiano rapito il 14 marzo nella foresta di Soroda, nell'Orissa indiano, insieme al compagno di viaggio Claudio Colangelo. La buona notizia, attesa già da qualche giorno, è arrivata questa mattina.
"Non ho alcun risentimento nei confronti dei miei rapitori" ha detto a caldo il turista italiano. Poi si è rivolto ai familiari: "Saluto tutti quelli che mi vogliono bene, la mia famiglia, mio padre, mia sorella, cugine, zie parenti e tutti i miei amici sparsi in Italia e nel mondo. Non preoccupatevi, sapete che sono forte. Tutto è finito, va tutto bene, non c'é nessun problema". Ora Paolo Bosusco, visibilmente dimagrito si trova nella Guest House della città di Bhubaneswar, il luogo dove in questi giorni si sono incontrati i mediatori, ed è a colloquio con l'ambasciatore e il console italiani.
Soddisfazione ha espresso il ministro degli Esteri, Giulio Terzi: "È un risultato importante che ci riempie di soddisfazione. Si sta concludendo una vicenda rischiosa e molto complessa che in queste settimane ci ha visto impegnati a tutti i livelli e senza sosta, con l'obiettivo che in questi casi resta sempre quello di garantire anzitutto l'incolumità dei nostri connazionali". E poi rinnova l'impegno "per assicurare la liberazione di coloro che sono ancora ostaggio di rapitori in altri paesi. Ai loro familiari, e ai congiunti di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, va il nostro pensiero. Condividiamo l'angoscia che stanno vivendo in queste ore. La Farnesina è al loro fianco e prosegue la sua azione per la soluzione positiva di tutti i casi ancora aperti".
La moglie del leader maoista Sabysachi Panda, liberata dal carcere, ha condannato i rapimenti e sulla vicenda di Bosusco e Colangelo ha aggiunto: "E' stato un errore. Gli stranieri sono nostri ospiti. Non si possono fare simili pressioni sul governo per costringerlo ad accettare le richieste”.