"La Grecia deve restare nell'Euro"
BRUXELLES - E' quanto viene fuori dal vertice dell'Ue, tenutosi ieri a Bruxelles, a patto che il Paese ellenico rispetti gli impegni presi con l'Eurozona. Ma intanto in tutta la Grecia la situazione sembra precipitare. Nuovi scontri a Patrasso
La Grecia deve restare nell'Euro. E' quanto viene fuori dal vertice dell'Ue, tenutosi ieri a Bruxelles, a patto che il Paese ellenico rispetti gli impegni presi con l'Eurozona. Intanto però restano le discordanze tra coloro che premono sugli eurobond e quelli contrari, in primis la Germania.
Sul fronte delle misure per rilanciare la crescita, il summit ha individuato alcune 'piste' da seguire: ricapitalizzazione della Bei, project bond, miglior uso dei fondi strutturali, bilancio Ue 2013. Adesso però il destino dell’intera area è affidato a quello della Grecia: tocca al governo di Atene, quello che uscirà dalle elezioni del 17 giugno, scegliere se fare le scelte necessarie per garantire il suo futuro nella zona euro. I capi di Stato e di governo torneranno a vedersi il 28 giugno. Prima, però, si terrà un vertice tra Italia, Spagna, Francia e Germania.
Ma intanto in tutta la Grecia la situazione sembra precipitare. La crisi economica spinge alcune frange di violenti ed estremisti a prendersela con i più deboli, facendone il capro espiatorio di una situazione a dir poco difficile. Nella città portuale di Patrasso appartenenti al movimento neonazista Alba Dorata si sono scagliati contro gli immigrati. Ieri sera poco dopo le 21 fuori dallo stabilimento abbandonato di Piraikis – Patraikis, un gruppo di persone con il viso coperto che chiedeva l'allontanamento degli immigrati dalla città, ha iniziato a lanciare bombe molotov e altri oggetti contro i poliziotti che a loro volta hanno risposto con i lancio di lacrimogeni. Intanto, dopo i primi incidenti di martedì, gli immigrati, alcuni dei quali senza documenti, che si trovavano all'interno dello stabilimento erano stati trasferiti ad Atene.
Il sindaco della città, Giannis Dimaras, ha definito la situazione esplosiva mentre Lefteris Ikonomou, il Ministro per la Protezione del Cittadino, ha avvertito che non sarà permesso a nessuno di sostituire la polizia nel suo compito, che è quello di affrontare la criminalità e proteggere i cittadini. Secondo la polizia della città agli incidenti hanno preso parte circa 350 membri dell'organizzazione neonazista "Crisi Avgi" (Alba Dorata), che nelle elezioni del 6 maggio ha ottenuto il 6,97% delle preferenze e 21 parlamentari