Norvegia, almeno 98 morti
Arrestato l'attentatore
Norvegia sotto schock. Almeno 98 i morti delle stragi di Oslo e Utoya. Gli attacchi sono stati portati a termine da un 32enne norvegese 'fondamentalista cristiano' di estrema destra
Di certo al momento c’è il numero dei morti che è salito a 98. Otto le vittime dell' esplosione di una autobomba nel centro di Oslo. Molte di più, una novantina, le vittime del folle gesto di un ‘fondamentalista cristiano’ norvegese, Anders Behring Breivik, che travestito da poliziotto ha aperto il fuoco all’interno del campus dei giovani laburisti situato sull’isola di Utoya, a 30 km dalla Capitale.
Breivik, 32 anni, è stato già arrestato e dalle prime informazioni trapelate dagli uffici giudiziari sarebbe anche l’autore dell’attentato di Oslo.
Il responsabile della polizia norvegese ha dichiarato che “sulla base di informazioni che l'uomo ha postato su internet si tratta di un ‘fondamentalista cristiano’. Le sue opinioni politiche sono orientate a destra”.
Uno degli ultimi messaggi pubblicati da Breivik su twitter, il 17 luglio scorso, era una citazione del filosofo inglese John Stuart Mill: “una persona con una fede ha la forza di 100 mila che hanno solo interessi”.
Un’intensa attività quella del giovane norvegese sulla Rete. Un anno e mezzo fa definì Gro Harlem Brundlandt, premier laburista per tre mandati tra il 1981 e il 1996, come “assassina del paese. Chiunque non segue le indicazioni dell'assassina del paese Gro Harlem Brundlandts è considerato razzista”. Nel 1993 la Brundlandt era in carica quando, il 20 agosto, vennero conclusi a Oslo gli accordi di pace israelo-palestinese tra Rabin e Arafat. Ieri aveva partecipato al raduno estivo dei giovani attivisti del partito laburista a Utoya, tenendo un discorso poche ore prima della strage.
Tramonta definitivamente la pista del ‘fondamentalismo islamico’ che in un primo momento gli inquirenti e i servizi di sicurezza davano come “molto probabile”, anche alla luce di un rapporto dell’intelligence norvegese diffuso all’inizio del 2011. Nel documento gli 007 norvegesi ritenevano molto alta la possibilità di attacchi terroristici di matrice islamica e classificavano come “meno seria la possibilità di un'azione dell'estrema destra. I gruppuscoli di estrema destra e sinistra non rappresentano una minaccia seria per la società norvegese nel 2011. Nel 2010 si è verificato un aumento delle attività dei gruppi di estrema destra, attività che dovrebbe proseguire quest'anno”.
E della ‘relativa pericolosità dei gruppi di estrema destra resta convinto anche il premier norvegese, Jens Stoltenberg, che nella conferenza stampa tenuta questa mattina ha detto che “rispetto ad altri paesi non direi che abbiamo grossi problemi con gli estremisti di destra. Ma ci sono alcuni gruppi. Li abbiamo seguiti in passato e la nostra polizia ne è consapevole”. Poi ha continuato definendo l’accaduto come “una tragedia nazionale. Mai dalla seconda guerra mondiale il nostro paese è stato colpito da un crimine di questa portata. E' un incubo”.