In lotta
contro il tempo
A Fukushima il livello di radioattività non cala anzi è salito a 3 mila microsievert per ora. Ricordiamo che la soglia massima di esposizione è fissata a mille microsievert per anno. Intanto il governo lancia l'allarme blackout. L'eccessivo consumo di energia potrebbe lasciare il Paese al buio
Il Giappone rischia seriamente di rimanere al buio. “Il Paese potrebbe subire interruzioni generalizzate della somministrazione di corrente elettrica se non saranno ridotti i consumi”. L’allarme è stato lanciato dal ministro per l'Economia, il Commercio e l'Industria Banri Kaieda. La drammatica situazione della centrale nucleare di Fukushima e i gravi danni alla rete di distribuzione elettrica causati dal terremoto e dallo tsunami, potrebbero provocare improvvisi blackout soprattutto nell’area di Tokyo. Il premier Naoto Kan ha già autorizzato una serie di interruzioni programmate per evitare che blocchi improvvisi contribuiscano ad aggravare una situazione già di per sé estremamente pesante.
Sul fronte Fukushima il lavoro degli elicotteri, seppur lentamente, è ripreso dopo il blocco imposto ieri dall’improvviso aumento delle radiazioni nell’area della centrale. Questa mattina due Ch-47 Chinook hanno sorvolato e irrorato con diverse tonnellate di acqua marina il reattore 3 nel tentativo di raffreddarlo. Purtroppo il livello di radioattività non è calato anzi è salito a 3 mila microsievert per ora. Ricordiamo che la soglia massima di esposizione è fissata a mille microsievert per anno. Secondo l’Ente nucleare Usa le radiazioni che continuano a fuoriuscire dai reattori 3 e 4 sono “estremamente forti e potenzialmente letali”.
Intanto i tecnici da giorni impegnati nel tentativo di raffreddare il reattore 1 fanno sapere che sperano di riuscire a ripristinare una parziale alimentazione elettrica della centrale. Questo permetterebbe di rimettere in funzione le pompe per il raffreddamento dei sei reattori di Fukushima.
E a proposito degli uomini che da giorni conducono questa lotta contro il tempo, oggi l’Aiea (l’Agenzia internazionale per l’energia atomica) ha fornito notizie sulle condizioni dei 23 tecnici e dei numerosi vigili del fuoco rimasti coinvolti nell’esplosione del reattore numero 3 o esposti alla sucessiva fuga radioattiva. Venti persone risultano essere state esposte a radiazioni elevate mentre per un tecnico si parla di “esposizione eccessiva”.
Il bilancio del terremoto nel frattempo si aggrava. Le cifre ufficiali parlano di 5187 morti e 8606 dispersi. Cifre destinate purtroppo ad aumentare visto che nella sola prefettura di Miyagi i dispersi sarebbero almeno 20 mila.