22/12/2024
20/10/2009

Kabul, tutto
da rifare

Dopo le denunce di brogli, attesi per oggi i risultati ufficiali del voto in Afghanistan. Il Presidente uscente Karzai si impegna a rispettare il verdetto

Il presidente afghano uscente Hamid Karzai accetterà i risultati ufficiali delle presidenziali una volta che saranno annunciati. Lo ha detto oggi il suo portavoce, all'annuncio del verdetto della Commissione dellOnu che ha verificato la presenza di brogli sulle elezioni del 20 agosto in Afghanistan.

Tutto da rifare insomma. Si profila il ballottaggio tra Karzai e Abdullah Abdullah, lo sfidante che aveva ottenuto il 28%  dei consensi. Ma la commissione ha chiesto l'annullamento dei voti in 210 seggi e il relativo annullamento di 1 milione e 300 mila voti. Karzai si fermerebbe così sotto il 50 per cento e la Commissione elettorale sarà costretta a convocare il ballottaggio con il suo principale rivale, l'ex ministro degli Esteri Abdullah Abdullah. E pare proprio che questa sarà la prossima tappa. Con Karzai che accetta l'esito del ricontegio, affermando di "rispettare pienamente l'ordine costituzionale". Soddisfatto lo sfidante: "Il rapporto fa luce sui brogli, sapevamo dei risultati del riesame da due giorni e li riteniamo accettabili", dice un portavoce di Abdullah.

La Costituzione afghana prevede che in questi casi si torni al voto entro tre settimane. Ipotesi impossibile, perchè organizzare una nuova tornata elettorale in un paese instabile in sole tre settimane è improbabile. Inoltre è pieno inverno nella zona e la neve copiosa non permette alla popolazione di attraversare i villaggi per recarsi alle urne. Quindi se ne parlerà in primavera. Ma in questo caso una qualche forma di coabitazione tra Karzai e Abdullah sarà inevitabile.

Questi problemi rendono precaria la situazione politica. Il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen, in un incontro con i giornalisti a Bruxelles fa sapere che a Bratislava, alla riunione Nato di giovedì e venerdì prossimi, "non ci sarà alcuna decisione rispetto al numero dei soldati. Dobbiamo prima avere un chiarimento sulla situazione politica che spero possa esserci in tempi rapidi". Anche la Nato è in attesa dunque dei risultati elettorali "finali ed ufficiali" da parte delle autorità afghane. Inoltre, sottolinea Rasmussen "la comunità internazionale ha fortemente bisogno di avere a Kabul un governo credibile con il quale confrontarsi". E la necessità di un "risultato credibile" è stata sottolineata dal ministro degli Esteri italiano Franco Frattini.