Rabbia per rogo Corano
Chiude ambasciata Usa
in Afghanistan
Violente proteste sono scoppiate in Afghanistan quando si è diffusa la notizia che ieri, in una base militare americana a Bagram, erano state bruciate alcune copie del Corano. Chiude l'ambasciata Usa
E’ con un messaggio su Twitter che l’ambasciata Usa a Kabul ha comunicato di aver chiuso i battenti a causa delle violente proteste scoppiate quando si è diffusa la notizia che ieri, in una base militare americana a Bagram, erano state bruciate alcune copie del Corano.
Centinaia di afghani sono scesi in piazza al grido di "Morte all'America", contro la profanazione del sacro testo. Una persona è morta e almeno 21 sono i feriti negli scontri scoppiati durante le manifestazioni. La polizia afghana ha smentito di aver sparato sulla folla.
A Kabul i manifestanti hanno dato fuoco ad un compound riservato a contractor stranieri. Secondo un testimone le fiamme hanno danneggiato parte della guesthouse nel complesso del Green Village, dove vivono e lavorano 1.500 contractors stranieri. A Jalalabad invece, un migliaio di studenti ha bloccato le principali arterie di comunicazione. La tensione resta alta in tutto il Paese.
L'incidente è stato ammesso dall’Isaf e il comandante della missione Nato in Afghanistan, il generale John Allen, si è scusato con il "nobile popolo d'Afghanistan".