Ultima chiamata per la Grecia
BRUXELLES - Il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, è molto duro e senza mezzi termini dice che “l'Eurozona può sopportare un'uscita della Grecia dalla moneta unica”.Intanto ad Atene il leader del Pasok, Evanghelos Venizelos, tenta di formare il nuovo governo
BRUXELLES - La situazione della Grecia è sempre più in bilico e l'Europa continua a tremare. La Germania vuole trovare una soluzione per evitare il collasso della zona euro. Così il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, è molto duro e senza mezzi termini dice che “l'Eurozona può sopportare un'uscita della Grecia dalla moneta unica”.
Una soluzione che non esclude nemmeno il presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso, che anzi rinforza: "Se un membro del club non rispetta le regole, è meglio che se ne vada dal club. Ho molto rispetto per la democrazia e il Parlamento greco, ma devo anche rispettare gli altri 16 parlamenti nazionali che hanno approvato il programma per la Grecia", ha spiegato Barroso, sottolineando che "tutti devono rispettare gli accordi. Ma se questi non sono rispettati vuol dire che non esistono più le condizioni per continuare a far parte dell'eurozona”.
Il portavoce della Commissione Ue ha detto che “l'Unione Europea é pronta a continuare ad assistere la Grecia e conferma appieno gli impegni assunti con il secondo programma di aiuti. Bruxelles chiede però al nuovo governo di rispettare gli accordi. I 4,2 miliardi di euro sborsati oggi dal Fondo di Salvataggio Europeo (Efsf) alla Grecia garantiscono il fabbisogno finanziario attuale dello Stato greco".
Ma i nodi sono tanti, troppi, a partire dalle enormi difficoltà per formare un governo all’indomani del voto. Dopo due fallimenti, adesso toccherà ai socialisti provare a formare il governo. Compito difficilissimo per il leader del Pasok, Evanghelos Venizelos, che riprenderà oggi le consultazioni incontrando prima il leader di Nea Dimocratia, Antonis Samaras, e quindi Alexis Tsipras di Syriza.