Merkel ad Atene
Scontri in piazza
ESTERI - La capitale greca è blindata per la visita della cancelliera tedesca. Bloccata la metropolitana, vietate le manifestazioni perché il governo teme la rabbia della piazza, stremata dai tagli. Ma la piazza non si ferma e almeno 40.000 sono i manifestanti radunati davanti al Parlamento. Scontri davanti all'ambasciata Usa
Durerà solo cinque ore la prima visita di Angela Merkel ad Atene e per ore la capitale greca si fermerà. Bloccata la metropolitana, vietate le manifestazioni perché il governo teme la rabbia della piazza, stremata dai tagli. E la piazza non si è fatta fermare.
Almeno 40.000 sono i manifestanti radunati davanti al Parlamento dove, finora, non si segnalano incidenti di rilievo. Il raduno è stato convocato dai sindacati Adedy e Gsee per protestare contro le nuove misure di austerità richieste dalla troika al governo greco e contro l'odierna visita della cancelliera tedesca. Scontri invece si registrano sempre ad Atene nella zona dell’ospedale Henry Dunant, che si trova davanti l'ambasciata Usa, con la polizia che ha lanciato lacrimogeni per impedire un corteo spontaneo dei dipendenti della struttura sanitaria, che non ricevono salario da 8 mesi, e che hanno lanciato bottiglie contro gli agenti. La tensione nella zona rimane alta.
Nei giorni scorsi la Merkel è tornata a rappresentare la faccia dura dell'Europa. “La Merkel rappresenta la destra neo liberale - afferma il segretario dei dipendenti del terziario - quella che ci vuole punire”.In queste ore la cancelliera tedesca ascolterà Samaras che tornerà a chiedere più tempo per applicare i tagli chiesti dalla Ue e dal Fondo Monetario Internazionale. “I soldi in cassa bastano appena a pagare gli stipendi fino a novembre, poi sarà bancarotta”, aveva annunciato drammaticamente il premier nei giorni scorsi. Ma la troika non si è lasciata impietosire, e chiede al governo di tagliare altri 13 miliardi di euro entro fine mese. La soluzione passerebbe per il licenziamento di altri 15 mila dipendenti pubblici. Misure drastiche che potrebbero far precipitare drammaticamente la situazione nel Paese.
Dal Fondo Monetario fanno sapere che la recessione che ha colpito la Grecia è peggiore del previsto, l'anno prossimo il rapporto debito pil sarà oltre il 150%, impossibile ridurlo al 137% come richiesto. Bisognerà vedere ora se l'Europa e la Merkel vorranno concedere più tempo ad Atene. La linea della durezza sembra, per ora, aver prodotto solo maggiore povertà.