Dopo la puntata di domenica 12 gennaio, si sono scatenate le critiche all’inchiesta “Mr. D” di Paolo Mondani e “Questione di lobby” di Giorgio Mottola.
La presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, al Congresso dell'Usigrai a Milano Marittima ha dichiarato:
“gli attacchi che vengono rivolti al giornalismo d'inchiesta indipendente, colpevole di fare il proprio lavoro, non fanno bene alla democrazia. Il fatto che tutto nasca da una presa di posizione di chi rappresenta la principale concorrente della Rai e figlia del promotore del famigerato 'editto bulgaro', desta ancora maggiore preoccupazione. Chi oggi parla di 'danno di immagine per la Rai' dovrebbe pensare al danno per il Parlamento e quindi per la democrazia nel tenere bloccata la commissione di vigilanza da mesi per un capriccio su una nomina. Se qualcuno pensa di abbattere uno degli ultimi presidi di indipendenza in RAI, sappia che non lo permetteremo. La libertà di stampa non si tocca. Difenderemo il servizio pubblico e l'informazione da ogni nuovo editto bulgaro".
Queste le principali voci che hanno seguito quella di Marina Berlusconi, che ha definito l’inchiesta dedicata ai rapporti tra Cosa nostra e Marcello Dell'Utri, esponente di Forza Italia condannato nel 2014 a sette anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa appartenete “alla categoria del peggior pattume mediatico-giudiziario”.
Gianni Berrino, Fratelli d’Italia: “anche ieri sera la trasmissione Report ha dato il peggio di sé, proponendo un servizio intriso di accuse e notizie infamanti con il solo obiettivo di dimostrare il collegamento di Silvio Berlusconi con una certa criminalità organizzata. Accuse smentite negli anni ma riesumate ad hoc per gettare fango su un partito con evidenti finalità politiche. Continuiamo a pensare che questo tipo di 'giornalismo' non solo non abbia nulla a che fare con quello d'inchiesta, ma che sia un grave danno per la Rai".
Francesco Filini e Augusta Montaruli, Fratelli d'Italia, capogruppo di Commissione Vigilanza Rai e vicepresidente della Commissione: "La puntata di Report di ieri sera ha purtroppo confermato la deriva ideologica di una trasmissione che dovrebbe fare giornalismo d'inchiesta. Si è scelto invece di rimestare nel fango di vecchie accuse, molte ormai palesemente smentite dalla stessa magistratura, per ribadire le contiguità tra Forza Italia e la mafia. Purtroppo la trasmissione Report non è nuova a tali servizi, che ormai sembrano essere diventati un carattere distintivo di questo programma. Una trasmissione storica che ormai si ritrova a confezionare servizi tendenziosi e con evidenti finalità politiche, che nulla hanno a che vedere con il giornalismo d'inchiesta e con il servizio pubblico. Un evidente danno di immagine e di credibilità per la Rai".
Luca Sbardella, Fratelli d'Italia, componente della commissione di Vigilanza Rai: “La puntata di Report andata in onda ieri sera ha rappresentato l'ennesima dimostrazione di come questa trasmissione abbia ormai abbandonato ogni pretesa di fare vero giornalismo d'inchiesta, per abbracciare una linea chiaramente ideologica. Si è preferito scavare ancora una volta nel solito fango di accuse vecchie e logore, molte delle quali ampiamente smentite dalla magistratura, con l'unico scopo di rilanciare il pretestuoso legame tra Forza Italia e la mafia".Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d'Italia Luca Sbardella, componente della commissione di Vigilanza Rai. "Sembra che Report non riesca proprio ad andare in onda senza attaccare Berlusconi e il centrodestra, quasi fosse una missione personale del programma. Una trasmissione che un tempo era un simbolo di qualità e serietà si è ormai ridotta a confezionar e servizi tendenziosi, intrisi di faziosità e palesemente mirati a colpire un'area politica. Questo non solo tradisce la natura del giornalismo d'inchiesta ma rappresenta un oltraggio alla missione del servizio pubblico e un colpo pesante alla credibilità della Rai”.
Marco Lisei, Fratelli d'Italia, componente della Vigilanza Rai: “La trasmissione Report invece di fare giornalismo d'inchiesta e garantire il servizio pubblico continua a diffondere fake news riguardo ipotetici rapporti traForza Italia e la mafia, ormai palesemente smentiti dalla stessa magistratura, pur di screditare per evidenti finalità politiche.Siamo davanti all'ennesima dimostrazione del cieco accanimento ideologico di una trasmissione pronta a calpestare e ad attaccare chiunque del centrodestra"
Gianluca Caramanna, Fratelli d'Italia, componente Commissione vigilanza Rai: "Oramai Report si conferma come la trasmissione che antepone al giornalismo d'inchiesta, servizi tendenziosi con l'unico scopo di ledere l'immagine di persone lontane dalla loro linea politica. Il caso, questa volta, riguarda la puntata andata in onda ieri che ha gettato fango su Silvio Berlusconi, ripescando accuse, rigettate dalla magistratura, che univano Forza Italia alla mafia. Un pessimo servizio e soprattutto un' offesa alla credibilità della Rai."
Sandro Rutolo, responsabile Informazione e Cultura nella segreteria Pd: "Sempre la stessa storia. Alla destra non piace l'approfondimento giornalistico in Tv. Dopo la puntata di ieri di Report su Rai Tre che si è occupata anche di Silvio Berlusconi fioccano le richieste di chiusura del programma da parte di esponenti di Forza Italia. La signora Marina Berlusconi, legittimamente, pensa di adire alle vie legali per diffamazione. Gli autori del programma sono convinti invece di aver raccontato solo fatti. Saranno eventualmente i magistrati ad esprimersi. Gli esponenti politici della destra la smettano di fare i censori. Noi esprimiamo la nostra solidarietà alla redazione di Report".
Dario Carotenuto, deputato Movimento 5 stelle: "L'attacco di Forza Italia alla Rai è a dir poco inopportuno, tenuto conto del legame tra il partito e l'azienda concorrente Mediaset. Una reazione nervosa e scomposta ad un servizio della televisione pubblica che non ha fatto altro che esporre i rapporti tra il partito di Tajani e le lobby israeliane: una circostanza inquietante che, sommata ai legami anche economici emersi con il caso Gasparri-Cyberealm, spiega l'acritica complicità di Forza Italia e del governo ai crimini di Netanyahu e solleva interrogativi in merito alla nostra sicurezza nazionale"
Presidente del consiglio nazionale di Forza Italia e governatore della Sicilia, Renato Schifani: "La puntata di Report di ieri sera ha rispolverato la tristemente nota pratica del linciaggio mediatico contro Silvio Berlusconi. Tesi insultanti, più volte smentite dal lavoro delle procure, volte a criminalizzare la grandezza di un leader e l'importanza del progetto politico incarnato da Forza Italia. Ci auguriamo che i vertici Rai compiano le doverose riflessioni e agiscano di conseguenza, perché questo non è servizio pubblico. Questa è calunnia, ideologia, odio politico. E non è tollerabile”.
Senatore di Forza Italia, Adriano Galliani: “Un attacco brutale alla memoria di Silvio Berlusconi e alla nostra storia. Report ha diffuso menzogne e insinuazioni anonime per colpire Forza Italia e i suoi valori. Questo non è servizio pubblico, chiediamo ai vertici Rai di fermare questo scempio, di difendere e rispettare la verità”
Erica Mazzetti, Fratelli d’Italia: "Se questo è servizio pubblico, non c'è da stupirsi che il popolo italiano diffidi sempre più dei mezzi di informazione. È un pessimo servizio quello che la trasmissione Report sta - da troppo tempo - rendendo agli italiani, che sostengono pagando il canone. Auspico che tutti gli organismi di controllo e garanzia facciano le dovute verifiche e deploro - commenta - questo uso strumentale e politico del servizio pubblico. Non si può più permettere a Ranucci di farsi scudo del servizio pubblico pagato dagli italiani per spargere il suo fango e la sua bile".
Luca Sbardella, Fratelli d’Italia, componente Commissione Vigilanza Rai: “La puntata di Report andata in onda ieri sera ha rappresentato l'ennesima dimostrazione di come questa trasmissione abbia ormai abbandonato ogni pretesa di fare vero giornalismo d'inchiesta, per abbracciare una linea chiaramente ideologica. Si è preferito scavare ancora una volta nel solito fango di accuse vecchie e logore, molte delle quali ampiamente smentite dalla magistratura, con l'unico scopo di rilanciare il pretestuoso legame tra Forza Italia e la mafia. Sembra che Report non riesca proprio ad andare in onda senza attaccare Berlusconi e il centrodestra, quasi fosse una missione personale del programma. Una trasmissione che un tempo era un simbolo di qualità e serietà si è ormai ridotta a confezionare servizi tendenziosi, intrisi di faziosità e palesemente mirati a colpire un'area politica. Questo non solo tradisce la natura del giornalismo d'inchiesta, ma rappresenta un oltraggio alla missione del servizio pubblico e un colpo pesante alla credibilità della Rai"
Marco Lisei, Fratelli d’Italia, componente della Commissione Vigilanza Rai: "La trasmissione Report invece di fare giornalismo d'inchiesta e garantire il servizio pubblico continua a diffondere fake news riguardo ipotetici rapporti tra Forza Italia e la mafia, ormai palesemente smentiti dalla stessa magistratura, pur di screditare per evidenti finalità politiche. Siamo davanti all’ennesima dimostrazione del cieco accanimento ideologico di una trasmissione pronta a calpestare e ad attaccare chiunque del centrodestra".
Rita Dalla Chiesa, Forza Italia: “Amiamo la famiglia Berlusconi in cui vediamo la continuità di un padre e di un Presidente tanto amato. E' questo che Report, ieri sera, ha tentato di cancellare con un giornalismo sleale e scorretto? È questo che le opposizioni permettono (o consigliano ai loro amici) per tentare di spaccare Forza Italia? Noi, sul nostro simbolo, abbiamo la scritta Berlusconi. Secondo voi non ne siamo fieri e orgogliosi? Se avessi mai avuto il minimo dubbio, da persona che ha avuto la vita distrutta dalla mafia, sarei così felice di appartenere a Forza Italia? Avrei passato tutta la mia vita a Mediaset, felice di aver lavorato prima per il Presidente e poi per Piersilvio? Sarei felice, oggi, di stare in una squadra con un leader come Antonio Tajani che la gente stima sempre di più ? Report ha pestato quanto di più sporco potesse fare, ieri sera. E solo per sottolineare ulteriormente la loro inaudita scorrettezza, ricordo che i governi Berlusconi hanno varato leggi e ottenuto risultati che nessun altro governo ha mai avvicinato che rimarca la totale distanza fra il Presidente e la mafia. Proprio per questo, assume una gravita' inaudita la mistificazione andata in onda ieri sera, che siamo stanchi, ma mai rassegnati, di dover sopportare a intervalli regolari e che nulla ha a che vedere col servizio pubblico. Rimestare nel torbido, disprezzando ancora una volta la verità e le garanzie processuali, significa solo prendere in giro gli spettatori. Chiediamo, a questo punto, un immediato intervento dei vertici Rai perchè gli italiani abbiano un servizio pubblico degno di questo nome e non indegne nefandezze lontane anni luce dalla verità”.