Processo tamponi rapidi, prosciolti Roberto Rigoli e Patrizia Simionato

24 gennaio 2025 ore 16:00

Prosciolti prima ancora di finire il dibattimento. Il dottor Roberto Rigoli e la dottoressa Patrizia Simionato sono stati assolti dal giudice del Tribunale di Padova Laura Chillemi per insussistenza del fatto. L'ex coordinatore delle microbiologie del Veneto e l'ex direttrice generale di Azienda Zero, l'ente di governance della sanità veneta, erano imputati di falso ideologico e turbativa del mercato, Rigoli anche di frode processuale, per gli affidamenti diretti di test rapidi antigenici poi largamente usati in Veneto, in seguito a maxi gare di appalto, al posto del più sensibile test molecolare di laboratorio.
L'inchiesta era partita da un esposto del professor Andrea Crisanti, ex direttore della Microbiologia dell'Università di Padova, oggi senatore del Partito Democratico. Al processo era attesa proprio la testimonianza di Crisanti, ma non è stato sentito: dopo aver ascoltato i primi testimoni dell'accusa, la giudice ha suggerito agli avvocati della difesa di valutare l'applicazione dell'articolo 129 del codice di procedura penale, che permette di concludere il processo prima di esaurire le testimonianze. Contrario il pm di Padova, Benedetto Roberti. Ma i difensori di Rigoli e Simionato hanno presentato la richiesta, che la giudice ha accolto. Soddisfatto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: "È una notizia bellissima, si ripristina e si ristabilisce la verità". 
Rivedi l'inchiesta di Danilo Procaccianti, "Fin troppo rapidi" 


 

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