Area marina protetta Isole Egadi
- Regione: Sicilia
- Provincia: Trapani
- Comuni: Favignana
- Estensione: 53.992 ettari
- Istituzione: D.I. del 27/12/1991, D.I. del 06/08/1993 e D.M. del 17/05/1996
- Ente gestore: Comune di Favignana
L'area marina protetta comprende le isole calcaree di Favignana (la più grande, con una superficie di 33 Kmq), Marettimo e Levanzo, gli Isolotti Formica e gli scogli Maraone e Porcelli. L'Arcipelago delle Egadi è situato a circa 8 km dalla costa occidentale della Sicilia, separato da questa da fondali che non superano i 50 metri di profondità, fatta eccezione per Marettimo, la più distante, i cui fondali raggiungono la profondità di 320 metri. La natura geologica dell’arcipelago e le caratteristiche della flora terrestre evidenziano la stretta appartenenza alle coste occidentali della Sicilia. Esso è caratterizzato da un paesaggio brullo, assolato, con coste aspre e frastagliate, scogli, falesie, spaccature e grotte marine. L’estremità settentrionale dell’Isola di Favignana è segnata da Punta Faraglione (alta 34 m a strapiombo sul mare). Da qui inizia la costa nord-occidentale, la più impervia dell’isola, dominata dalla Montagna Grossa sul cui fianco si aprono grotte e cale. Ma l’unica vera montagna di Favignana è il Monte che divide in due l’Isola e alla cui sommità si erge il Forte di Santa Caterina, edificato nel XII sec. Il paese si affaccia sul mare e verso occidente, superata Punta Pesce, si arriva al Faraglione mentre proseguendo si giunge alla Grotta del Genovese. Ad Est del paese si giunge verso Cala Fredda e Cala Minnola. Un giro dell’isola in barca consente di conoscere ed ammirare la parte settentrionale dell’isola, le coste alte, la splendida Cala Tramontana e, superato Capo Grosso verso sud, Calcara.
L'Isola di Marettimo presenta invece sulla Costa occidentale rocce altissime, dolomitiche, a picco su un mare trasparente, dove si alternano piccole cale e grotte. Percorrendo i sentieri talvolta impervi e ripidi dell’isola si scoprono le peculiarità della flora di Marettimo, che presenta numerosissime specie di piante (ne sono state recensite circa 500), alcune delle quali assenti nel resto della Sicilia. Questo rende Marettimo una sorta di santuario della botanica. I fondali costieri delle Isole Egadi sono principalmente rocciosi, ma non mancano le zone sabbiose provenienti dalla disgregazione delle rocce tufacee esistenti. La vegetazione in questi fondali è costituita nei primi metri di fondale da organismi fotofili quali l’alga bruna, dalla cosiddetta coda di pavone, e dall’ombrellino di mare.
Più in profondità si ritrovano sulle pareti delle rocce colonie di spugne. A batimetrie via via crescenti, dove il fondale roccioso lascia spazio a quello sabbioso, cresce rigogliosa la Posidonia oceanica che comunque è presente, seppure non in modo continuo, lungo le coste di tutte le isole. In alcuni casi la Posidonia, grazie alla trasparenza delle acque di questa zona, cresce anche a profondità superiori ai 40 metri. Il coralligeno domina i fondali oltre 30-40 m di profondità, dove accanto al corallo rosso si sviluppano gorgonie rosse e gialle ed il non comune corallo nero. Anche se le Egadi (in particolare Favignana) sono note da secoli per tonni, tonnare e mattanza, l’arcipelago presenta tutto il ricco campionario di flora e fauna del Mediterraneo. Per quanto riguarda la fauna, nelle zone più profonde sono comuni le aragoste, mentre tra le rocce e la Posidonia sono numerosi i molluschi cefalopodi. Altra specie comune in questi fondali è la nacchera, il più grande mollusco bivalve del Mediterraneo, specie protetta in quanto a rischio di estinzione. Oltre i 40 metri di profondità si sviluppa un coralligeno liofilo sul quale trovano dimora animali quali Briozoi, Anellidi, Madreporari. Tra la fauna va ricordato un uccello rarissimo, l’aquila del Bonelli.