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Area marina protetta Capo Carbonara

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    • Regione: Sardegna
    • Provincia: Cagliari
    • Comuni: Villasimius
    • Estensioni: 8598 ettari
    • Istituzioni: D.M. 15/9/1998 e D.M. 3/8/199
    • Ente gestore: Comune di Villasimius

     

    L'area marina protetta si estende lungo le coste cagliaritane nell'area delimitata da Capo Boi ad Ovest fino alla Punta Porceddus e comprende anche l'Isola di Serpentara ad est, l'Isola dei Cavoli e la Secca di Berni. Il suo nome deriva dal Capo Carbonara, promontorio alto e roccioso che si estende nella parte più meridionale della Sardegna orientale disponendosi centralmente rispetto all’area protetta. L'area marina è contraddistinta da Falesie granitiche, isole, scogli isolati, spiagge, acque cristalline, una ricchissima macchia mediterranea, fauna ed avifauna numerosa e particolare. Il territorio presenta un complesso di scogliere granitiche, isole e scogli intervallati da spiagge quarzose molto rinomate per il turismo come Campus, Campolongu e la Spiaggia del Riso.

     

    Accanto alle coste sabbiose, la zona litoranea presenta su gran parte del territorio coste rocciose più o meno alte su cui si insedia un tipo di vegetazione caratterizzata dalla presenza di Crithmum maritimum e specie del genere Limonium. La vegetazione dell'area circostante è caratterizzata da boscaglie tipiche di climi caldi e secchi, come il Lentisco, il Corbezzolo, il Mirto, l'Erica e la Cisti e dove la rocciosità si fa più consistente è molto presente l'euforbia. A questa tipologia di vegetazione si accompagna la presenza di numerosi piccoli uccelli appartenenti all’ordine dei Passeriformi, come lo Scricciolo, la Sterpazzola, la Capinera, il Pettirosso e la Cinciarella. Più facili da avvistare il merlo, il Tordo sassello, la Ghiandaia e il Rigogolo.

     

    Sulle isole di Serpentara e dei Cavoli nidificano numerose coppie di gabbiano reale e sono spesso osservati gruppi non numerosi di berta maggiore e di berta minore, mentre sulle coste alte e rocciose si intravedono gheppi, falchi pecchiaioli e i lodolai. Gli scenari sommersi dell'area marina sono caratterizzati da rocce granitiche che formano pinnacoli e bastioni, avvallamenti, spaccature, sovente colorati dal giallo delle margherite di mare o dal rosso delle gorgonie. Si segnala la presenza di numerose praterie di posidonia. I fondali presentano pareti ripide che arrivano fino a 40 metri che talvolta, dando origine a franate o a crinali di roccia che a varie profondità verso il largo formano secche come quella di Berni vicino l'Isola dei Cavoli; qui è normale è normale incontrare branchi di barracuda mediterranei e seguirli nei loro pattugliamenti in cerca di cibo, grazie anche alla notevole trasparenza dell'acqua. Nei pressi della Secca di Cala Caterina si può scendere ad ammirare uno spettacolo sommerso fatto di grosse frane granitiche, abitate da una tranquilla popolazione di cernie e orate di grandi dimensioni.

     

    All'interno dell'Area Marina sono presenti le specie ittiche tipiche dei mari della Sardegna, tanto dei fondali rocciosi, predominanti nell'area, quanto di quelli più sabbiosi: Polpi, Gamberi, Saraghi, Triglie, Dentici, Ricciole, Capponi, Murene, Aragoste, Cefali, Orate, Corvine; l'area presenta anche alcune curiose presenze. Dinanzi la spiaggia di Simius, a causa dell’innalzamento della temperatura delle acque, vivono alcune specie tropicali e il più grande mollusco bivalve del Mediterraneo: la Pinna nobilis. Tra i mammiferi si segnala la presenze dei delfini e qualche avvistamento della rara foca monaca

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