Parchi Nazionali
Un patrimonio dal valore inestimabile non solo per flora e fauna, ma anche per architettura, arte, tradizioni popolari, artigianato ed enogastronomia. Uno strumento fondamentale per la tutela, la conservazione e la promozione del nostro paese. Impara a conoscere l’Italia più bella

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Aree Marine Protette
Il mare protetto italiano, un patrimonio incredibile per ricchezza e varietà di specie animali, vegetali e testimonianze archeologiche, storiche e architettoniche. Scopri cosa sono e dove sono le Aree Marine Protette italiane

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Agire per l'ambiente
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Stili di vita ecocompatibili
L’amore per la natura si vede anche nei piccoli gesti quotidiani. Le nostre scelte di vita infatti possono avere un impatto notevole sull’ambiente senza che noi ne siamo consapevoli. Quali sono allora le scelte “giuste” e ispirate ad uno stile di vita in armonia con l'ambiente?

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Parco Nazionale della Sila

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    • Regione: Calabria
    • Province: Catanzaro, Cosenza, Crotone
    • Comuni: 21
    • Estensione: 11.803 ettari
    • Istituzione: L. 02/04/68, n. 503; DD.MM. 20/06/82-08/08/85; L. 06/12/91, n. 394; L. 08/10/97, n. 344
    • Ente gestore: Ente di Gestione Ex-ASFD

    Il Parco Nazionale della Sila, che sostituisce il Parco Nazionale della Calabria istituito nel 1968, include due aree disgiunte, l'una in provincia di Cosenza (Sila Grande), l'altra nelle province di Catanzaro e Crotone (Sila Piccola). La Sila si presenta come un altopiano costituito da un insieme di montagne basse e arrotondate, formate da rocce sedimentarie, metamorfiche e magmatiche. Il nome viene dal latino “silva”, a testimonianza della grande ricchezza di foreste che un tempo ricoprivano il territorio e che oggi sono notevolmente ridimensionate in seguito allo sfruttamento intenso subito nei secoli (a partire dall'epoca romana), che ne ha alterato l’aspetto originario.

    Il paesaggio silano è caratterizzato da una pluralità di ambienti che vanno dal tipo montano a quello collinare, da quello pianeggiante suddiviso in alluvionale, vallivo e a terrazze a quello agrario, frutto dell’intervento dell’uomo. Alle altitudini superiori ci si imbatte nelle faggete, la specie forestale predominante. In vaste zone, il faggio lascia posto all'abete bianco. Tra le altre specie arboree ed arbustive che si incontrano alle quote più alte, ricordiamo il pioppo tremulo, il tiglio, l'acero napoletano, l'acero di Lobel, l'acero montano, l'agrifoglio, il ciliegio selvatico. Nel Vallone Cecita e sul Gariglione, sotto le faggete, vive l'orchidea a nido d'uccello che, essendo priva di clorofilla, non ha foglie verdi e fiorisce in luglio-agosto. Nei pascoli predominano le graminacee sulle leguminose e sulle composite. Al di sotto delle faggete, si trovano le pinete di pino laricio che si alternano a vasti e rigogliosi pascoli e a terreni coltivati a patate, grano, segale, frutteti. Nella parte centrale di questa fascia il pino si trova allo stato puro; al limite inferiore si mescola col cerro, col castagno e con altre querce caducifoglie. Il sottobosco risulta povero e vi si trovano solo poche piante erbacee tra le quali predomina la felce aquilina che da sempre viene usata dai pastori silani per confezionare mozzarelle e ricotte. Da ricordare la presenza anomala della Genista anglica, in gergo detta "ciciarella", una specie che oltre che in Calabria vive solo sull’Atlantico, lungo le coste che si estendono dal Portogallo alla Danimarca. Segue l'alta macchia mediterranea con il corbezzolo, i cisti, la ginestra di Spagna, l'erica, il ginestrone, la ginestra spinosa. Sono ben rappresentati gli uliveti e i vigneti coltivati su terreni sistemati a terrazzamenti. Non mancano i querceti (roverella, cerro, farnia, rovere) e i castagneti, anch'essi sistemati a terrazze o a lunette.

    Il territorio del parco ospita la fauna tipica delle zone appenniniche. Un posto di primaria importanza è rivestito dal lupo, presente in poche decine di esemplari. Numerosi invece il cinghiale e i piccoli carnivori come il gatto selvatico, il tasso, la volpe, la faina, la puzzola, la donnola, la martora e lo scoiattolo, noto come "zaccanella" o “zaccanedda".

    L’avifauna è costituita da specie tipiche degli ambienti boschivi sud-appenninico: picchio nero, picchio verde, picchio rosso, poiane, gheppi, sparviere, falco pellegrino, aquila del Bonelli, allocchi, civette e gufi. Sono presenti anche cincia mora, cinciarella, cinciallegra, cuculo e upupa. Le acque dei fiumi sono popolate dalla trota, il triotto e il cobite comune. Fra gli anfibi si annoverano la salamandra, la salamandra pezzata e numerose rane fra cui la raganella, la rana verde e la rana appenninica.

    Fra i rettili è rilevante la presenza della vipera comune con tre fenotipi: a dorso grigiastro, a dorso scuro e ventre chiaro, e quello completamente nero. Altri rettili sono il ramarro, il Saettone occhirossi, il biacco ed il colubro liscio.

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