Area marina protetta Isola di Ustica
- Regione: Sicilia
- Provincia: Palermo
- Comuni: Ustica
- Estensione: 15.951 ettari
- Istituzione: D.I. 12/11/1986
- Ente gestore: Comune di Ustica
L'area marina protetta Isola di Ustica è compresa tra la linea reale di costa dell'Isola e la parallela tracciata alla linea stessa, alla distanza di tre miglia marine. L’isola di Ustica, di origine vulcanica, sorge a 36 miglia da Palermo ed è nota anche come la "perla nera" del Mediterraneo per via del colore delle sue rocce. Scolpita dal mare e dagli agenti atmosferici, l’isola è attraversata da una piccola dorsale che unisce gli antichi coni vulcanici di Monte Guardia dei Turchi (il cui nome sta a testimoniare come nei tempi antichi Ustica fosse sotto costante minaccia da parte dei pirati saraceni) e di Monte Costa del Fallo, mentre a nord-est si eleva a picco sul mare Capo della Falconiera, attorno al quale è possibile tuttora vedere splendidi esemplari di Falchi pellegrini, e dove sorge una necropoli scavata nella roccia.
Il territorio di Ustica, caratterizzato da grandi terrazzamenti che lo dividono in specifiche regioni (Ogliastrello, Spalmatore, Tramontana, Mezzogiorno), è stato ampiamente coltivato dai suoi abitanti, sempre molto legati alla terra. Camminando per i suoi sentieri si notano le tipiche coltivazioni mediterranee (olivi, viti, agrumi), ma anche mandorli, capperi (specialità dell’isola insieme alle lenticchie rosse) e naturalmente gli immancabili fichi d’india. Nelle zone più selvagge domina la vegetazione della macchia. Caratteristiche sono poi le praterie a barboncino, graminacee tipiche dei climi mediterranei. Altrettanto suggestivi sono i colori delle case, dalle facciate bianche o color pastello, ornate da variopinti murales e a volte perfino da versi di poesie. La riserva marina dell' Isola di Ustica è costituita da fondali generalmente ripidi ed accidentati, che degradano bruscamente verso il largo raggiungendo profondità superiori a 70 metri a breve distanza dalla costa, tranne nella zona Ovest dell’Isola ed in parte della zona settentrionale, dove presentano un gradiente verticale meno accentuato. La ricchezza dei fondali è legata alla presenza di estese e rigogliose praterie di Posidonia oceanica, che si sviluppano intorno ai 10 metri circondando l’intera isola ed ossigenando le acque della riserva, che offrono riparo a moltissimi pesci anche di notevole interesse commerciale.
Più in profondità, a partire dai 25-30 metri, si estende invece un altro ambiente mediterraneo caratteristico e di elevato pregio: il coralligeno, dove dominano organismi animali di intensa bellezza e vivacità di colori come gorgonie, spugne e briozoi. Tra i coralli spicca la presenza del prezioso e protetto corallo rosso. Per quanto riguarda le spugne, il coralligeno di detrito presenta una spongiofauna molto differenziata, con specie esclusive di questo ambiente. Sono infine da segnalare l’incredibile ricchezza ed il rilievo naturalistico di un altro ambiente davvero unico dei fondali dell’isola, quello delle grotte sommerse e semisommerse, suggestive già a partire dai loro nomi: Grotta dell'Oro, Grotta Verde, Grotta Azzurra, Grotta Segreta, Grotta dei Gamberi. Qui, data l’assenza di luce e lo scarso idrodinamismo, solo poche specie caratteristiche sono capaci di svilupparsi e sopravvivere: alghe sciafile (poco amanti della luce) ed animali come spugne e briozoi. Vi sono anche grotte di facile esplorazione, che nel caso della Grotta dell'Accademia e di quella della Pastizza, dove si trovano enormi stalattiti, è resa ancora più agevole dall’esistenza di un percorso guidato. Grazie ai divieti di pesca, le specie ittiche si sono moltiplicate dando origine ad una ricca popolazione di saraghi, cefali, orate, spigole, scorfani e splendidi esemplari di cernie e ricciole. Nelle acque della riserva è inoltre possibile incontrare specie più rare come i pesci luna e le tartarughe.