English version
DAL TG 1
"Virus dei polli un altro morte
sospetta in Indonesia, appello della FAO, più investimenti per fermare
l'epidemia tra gli animali."
DONATO GRECO- Dir.Gen. prevenzione
sanitaria
E' possibile che arrivi una pandemia influenzale nel nostri
paese come nel resto del mondo dal virus mutato, per ora grazie a Dio non c'è e
abbiamo motivo di ritenere che quest'anno c'è la siamo scampata.
DAL
TG 1
"Aviaria: dopo i sei cigni contagiati nessun pollo è risultato
infetto, ma dilaga la psicosi."
DAL TG 5
Sposini mangia pollo
DAL TG 1
"Influenza dei polli: gli scienziati mobilitati per capire
quando e come arriverà".
BUSH - 1 novembre 2005
Ma se la storia può insegnarci qualcosa
c'è ragione ad essere preoccupati.
ANTONIO ALBANESE- dallo spettacolo "Psicoparty"
Vedete, io
sono il ministro della paura e come ben sapete senza la paura non si vive!
DAL TG 2
Dopo l'allarme per l'influenza aviaria in Romania e
Turchia il Ministro Storace chiede un decreto urgente con le misure per fermare
il virus".
FRANCESCO STORACE
Noi abbiamo il 12% disponibili
del pianeta quando arriveranno.
ANTONIO ALBANESE- dallo spettacolo
"Psicoparty"
Una società senza paura è come una casa senza fondamenta:
per questo io ci sarò sempre nel mio ufficio bianco, con la mia scrivania bianca
di fronte al mio poster bianco&Aah che paura!!!Ci sarò sempre con i miei
attrezzi del lavoro, la mia pulsantiera, pulsante giallo, pulsante arancione,
pulsante rosso rispettivamente poca paura, abbastanza paura, paurissima. E
seguendo correttamente questo stato d'animo io aiuto il mondo a mantenere
ordine.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Antonio Albanese ci
riuscirebbe benissimo, se non altro a sdrammatizzare. La paura dell'aviaria ci
ha angosciato molto, ha mandato a remengo un po' di allevatori, ci è costata 90
milioni di euro per rimborsarli, che però chissà quando glieli daranno. Intanto
ogni volta che muore un'anatra da qualche parte ci vengono i capelli dritti.
Quello che ci piacerebbe capire è se la paura è motivata, se è stata amplificata
perché rende bene, in questo caso a chi, o se siamo tutti in preda al panico.
Dagli Stati Uniti, alla Valpadana, dalla Cina al Vietnam, l'inchiesta di Sabrina
Giannini.
VOX POP
Abbiamo paura sì, abbiamo paura
AUTRICE
Voi non avete paura?
VOX POP
Sì
AUTRICE
E lavorate con i piccioni?
VOX POP
Sì
lavoriamo con i piccioni.
AUTRICE
Senti ma tu non hai paura
dei piccioni per l'aviaria? Guarda qua: "aviaria si estende il contagio allarme
in Italia!"
RAGAZZO -Piazza Duomo
E che facciamo?!
AUTRICE
Senti dei piccioni, dei passerotti, dei volatili in genere non
ti è venuta paura?
RAGAZZA -Piazza Duomo
No
AUTRICE
Qualche sospetto?
RAGAZZA -Piazza Duomo
No&ma che
domande sono? Davvero lei è una giornalista?
AUTRICE
Sì
AUTRICE
Non vi siete fatti prendere dal panico?
UOMO
-Piazza Duomo
No dio me ne scampi! Anzi troviamo i polli a metà prezzo!!!
UOMO 1
Quattro galline, due di qua, due di qua&
AUTORE
Due di là,ok.
UOMO 11
Ora sentendo dire di
questa aviaria che c'è io mi ero un po' preoccupato, ho detto meglio levarle
subito perché poi non si sa mai, poi siccome ci vengono i nipoti&
UOMO
2
Ammazzarli adesso che sono sani, non li ammazzo di certo, perché di
devo ammazzare? Guarda che creste rosse che hanno!
UOMO 3
Dato
quello che si sente in giro mi era venuto in mente di ammazzarle tutte quante
stamattina, una ventina sono, poi così ci ho ripensato un po', qualche uovo lo
fanno ancora&aspettiamo qualche tempo. La settimana prossima vediamo come vanno
le notizie del telegiornale, se arriva un altro allarme, se rivedo Storace un
po' troppe volte mi toccherà farle fuori tutte di corsa prima che arrivano i
carabinieri!
DAL TG2 DEL 11/10/2005-STORACE SULL'AVIARIA
E'
evidente che in Italia già muoiono animali per l'influenza aviaria, il problema
è capire se c'è bassa o alta patogenicità.
UOMO 3
E noi li
ammazziamo!
DAL TG 3 DEL 23/10/2005
E' stato offerto un
assaggio a base rigorosamente di pollo per dare fiducia ai consumatori ai quali
si è rivolto in modo perentorio il ministro delle politiche agricole Gianni
Alemanno.
ALEMANNO
Per una fobia stiamo rischiando di mettere in
crisi un settore
AUTRICE- voce fuori campo
E per la stessa
fobia ne stiamo aiutando un altro quello farmaceutico, purtroppo solo in mano
agli stranieri. La Comunità Europea decide su suggerimento dell'Organizzazione
Mondiale della Sanità che ogni stato dovrà far scorta di farmaci antivirali per
almeno il 25% della popolazione, anche l'Italia si adegua.
Ho a lungo
insistito con il ministero della salute per vedere il magazzino con la prima
tranche di antivirali acquistati.
Mi dicono che per ragioni di sicurezza non
si può svelare l'indirizzo del magazzino dove sono stoccati perché si teme che -
in caso di pandemia - la gente in preda al panico corra al magazzino e senza
fare troppi complimenti si impossessi degli antivirali.
A dimostrazione
dell'avvenuto acquisto mi mostrano - oltre ad alcuni campioni dei farmaci - le
bolle e i contratti d'acquisto stipulati tra il governo italiano e le due
aziende.
AUTRICE
Questi sono quelli già arrivati quindi il
quantitativo minore?
MARIA GRAZIA POMPA-Ministero della salute
Sì in pratica sono
180 mila cicli di farmaco, circa quattro milioni di cicli.
AUTRICE
Ma quando arriveranno non lo sappiamo?
MARIA GRAZIA POMPA-Ministero della salute
Entro il 2006 a partire dal primo trimestre in consegna scadenzata.
AUTRICE
Quindi adesso stanno per arrivare?
MARIA
GRAZIA POMPA-Ministero della salute
Sì, le prime arriveranno nel primo trimestre.
AUTRICE
Quindi arrivano a scaglioni?
MARIA GRAZIA POMPA-Ministero della
salute
Sì a scaglioni, tutti gli Stati sono in queste condizioni.
AUTRICE- voce fuori campo
Cicli di cura per quattro milioni di italiani che arriveranno a
scaglioni al Ministero
direttamente dal produttore la Roche.
AUTRICE
Quindi
queste è arrivato proprio dall'azienda, azienda madre vedo perché Basilea.
MARIA GRAZIA POMPA-Ministero della salute
Sì.
DONATO GRECO- Dir.Gen. prevenzione sanitaria
Il paese Italia ha comprato
questi farmaci perché il Parlamento ha ritenuto anche con il nostro sostegno
tecnico che in caso di pandemia questi farmaci non sarebbero stati reperibili
sul mercato normale perché tutti gli stati se li erano già comprato e avevano
esaurito la produzione, e quindi l'Italia sarebbe stata sguarnita di questo se
pur piccolo ma importante strumento di terapia.
AUTRICE- voce fuori campo
Nel contratto si legge che
l'impresa Roche ha acconsentito a fornire il prodotto da utilizzare in caso di
pandemia di influenza o di emergenza sanitaria pubblica.
Messa così sembra quasi che ci facciano un piacere& un piacere che, tra il
Relenza della Glaxo, il Tamiflu della Roche e le spese di spedizione e ci è
costato all'incirca 50 milioni di euro.
AUTRICE
50 milioni di euro per tutto no?
DONNA 3-
Ministero della salute
Sì.
AUTRICE- voce fuori campo
Un bell'affare, se si
pensa che il Tamiflu non era un farmaco di successo, tanto che in alcuni stati
la Roche aveva deciso di non commercializzarlo.
Per esempio in Italia& infatti quando muore la prima anatra in Romania gli
italiani corrono a comprarselo in Svizzera.
DAL TG DEL 18/10/2005
Voi siete la prima farmacia appena al di
là della dogana. In queste ultime settimane è vero che si sono presentati molti
italiani chiedendo questi antivirali?
FARMACISTA-Svizzera
Tanti, molti, parecchi, troppi!
AUTRICE- voce fuori campo
Tempo un mese è arrivato anche da noi.
AUTRICE
Buonasera avrei bisogno di questo farmaco&Tamiflu
FARMACISTA- Italia
Tamiflu vediamo se c'è& dovrei averlo, dovrebbe esserci&eccolo.
AUTRICE
Da quanto tempo lo avete?
FARMACISTA- Italia
Da un bel po', si insomma un mesetto.
AUTRICE
Prima?
FARMACISTA- Italia
Prima non c'era non arrivavano proprio dalle
case.
AUTRICE
Quanto costa?
FARMACISTA- Italia
35 euro.
AUTRICE
Non è rimborsabile?
FARMACISTA- Italia
In classe C.
AUTRICE- voce fuori campo
Gli antivirali sono
farmaci che servono per la cura dell'influenza, quella di stagione, invece in
caso d'influenza aviaria?
SILVIO GARATTINI- Dir. Ist. Ricerche farmacologiche M.Negri
In
questo caso siamo addirittura in un caso in cui non abbiamo prove, invece
abbiamo il farmaco come se fosse efficace.
AUTRICE
Non abbiamo prove&
SILVIO GARATTINI- Dir.
Ist. Ricerche farmacologiche M.Negri
Non abbiamo niente, non sappiamo
neanche qual è il virus quindi& questo vale per i farmaci antivirali e anche per
il vaccino.
AUTRICE- voce fuori campo
L'anno scorso, a un solo mese
dall'inizio della vicenda, le cronache finanziarie segnalavano l'aumento dei
ricavi per l'azienda svizzera del 16 per cento rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente.
A febbraio l'Herald Tribune scriveva: "Le azioni della Roche hanno fatto un
balzo in avanti del 60% nell'ultimo anno sulla scia dei benefici derivanti dal
Tamiflu".
SILVIO GARATTINI- Dir. Ist. Ricerche farmacologiche M.Negri
A esser
maligni uno può pensare che ci siano di mezzo degli interessi da parte
dell'industria farmaceutica la quale ovviamente fa il suo mestiere e cerca di
vendere il più possibile i suoi farmaci.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Loro vendono, ma per fortuna questa
influenza non c'è, perché il virus, che dovrebbe scatenarla, l'h5n1 non è ancora
in grado di trasmettersi da uomo a uomo, né sappiamo se mai accadrà. Ma perché
tutto questo accaparramento: perché la Banca Mondiale ha dichiarato che se
scoppia la pandemia l'economia va in ginocchio, e l'Organizzazione Mondiale
della Sanità ha suggerito l'acquisto dei farmaci. I più diligenti a recepire
sono stati gli Stati Uniti, i quali, pur non avendo un solo caso di pollo
infetto sono quelli che si sono armati di più contro il nemico invisibile.
BUSH-1 novembre 2005
Al momento non c'è alcuna pandemia universale negli
USA o nel mondo, ma se la storia può insegnarci qualcosa c'è ragione ad essere
preoccupati. Nell'ultimo secolo i volatili c'hanno portato tre pandemie. Quella
del 1918 ha ucciso oltre mezzo milione di americani e più di venti milioni di
persone in tutto il mondo. Come presidente è mia responsabilità prendere
decisioni per proteggere il popolo americano dalla possibilità che possa
verificarsi un contagio anche agli uomini.
AUTRICE- voce fuori campo
Con il suo piano, il presidente
Bush chiede al Congresso di stanziare la cifra di 7,1 miliardi di dollari (circa
6 miliardi di euro), la gran parte dei quali destinata all'acquisto di farmaci
antivirali e ai laboratori delle aziende che fanno ricerca sui vaccini affinché
sviluppino nuove tecnologie.
BUSH-1 novembre 2005
Grazie al Congresso degli Stati Uniti, Dio
vi benedica!
AUTRICE- voce fuori campo
Durante il discorso trasmesso dai principali mass media il presidente
Bush ha omesso di riferire al grande pubblico un punto importante del suo piano&
l'immunità per i produttori di farmaci per l'emergenza pandemia.
JILLIAN ALDEBRON- Public citizen
Perché il documento serviva a
destinare risorse alle truppe militari, e di questi tempi, con i nostri soldati
in Iraq nessuno avrebbe osato bloccarlo.
AUTRICE- voce fuori campo
E così è passata la clausola che garantisce una sorta di immunità legale alle
case farmaceutiche per eventuali danni causati da farmaci e vaccini da loro
prodotti e somministrati durante un'emergenza di pandemia
JILLIAN ALDEBRON- Public citizen
Nessuno l'aveva visto prima.
È stata una negoziazione segreta tra la Casa Bianca e le compagnie
farmaceutiche& Non è passata da un comitato, non era stata presentata
all'assemblea del Senato, non è stata approvata o discussa da nessuno, da nessun
membro del Congresso. E' stata soltanto infilata dentro.
Questa è la prova
che i democratici, quando hanno firmato, non sapevano dell'esistenza di questa
parte. Quando se ne sono accorti sono andati ad aggiungere una nota accanto alle
loro firme che diceva "esclusa l'immunità alle case farmaceutiche sui danni da
farmaci anti pandemia".
Non avevo mai visto niente di simile!
AUTRICE- voce fuori campo
Siccome i democratici sono in minoranza l'immunità è passata, questo vuol dire
che se qualcuno venisse danneggiato non potrà chiedere i danni.
AUTRICE
Ne ha sentito parlare?
UOMO-America
No
AUTRICE
Anche lei?
DONNA-America
Ho sentito
qualche notizia ma non l'ho seguita bene&
AUTRICE
Posso mostrarvi la legge?
DONNA-America
Penso che sarebbe una cosa su cui dovremmo informarci di più&
AUTRICE
Ma se le aziende non ci danno garanzie i vaccini chi
li fa?
JILLIAN ALDEBRON- Public citizen
Due delle più grandi aziende
farmaceutiche Senofi Aventis e Chiron (KAIRON) avevano già firmato contratti
multimilionari con il governo americano per produrre vaccini contro l'aviaria
prima che si passasse questa legge. Quindi non possiamo accettare la
giustificazione.
Inoltre: non vogliamo proteggere il pubblico con le medicine
e i vaccini della miglior qualità possibile. Se siamo interessati solo a metter
qualcosa sul mercato, beh, allora possiamo metter qualsiasi cosa vecchia & ma la
questione è se è buona o meno. E se un'azienda è protetta fino al punto di non
doversi preoccupare delle proprie responsabilità, fino al punto di non dover
spendere soldi per seguire procedure di estrema sicurezza, di investire nelle
migliori verifiche cliniche& Se un'azienda non è costretta ad essere diligente
allora non lo sarà. Stiamo davvero mettendo in pericolo le persone.
AUTRICE- voce fuori campo
E' già successo. Era 1976 e negli Stati uniti
moriva un soldato per l'influenza suina e la paura esplose.
G.FORD- WASHINGTON DC-12/08/1976
Confermo con determinazione
il mio impegno a sostenere questo programma che fornirà a milioni di americani
una protezione contro un'epidemia di febbre suina il prossimo inverno.
AUTRICE- voce fuori campo
Il presidente degli stati uniti Gerald
Ford firma il Programma nazionale di immunizzazione contro l'influenza suina
perché le autorità sanitarie e autorevoli esperti temono che stia per arrivare
una pandemia: un giovane soldato è da poco morto a causa di una polmonite
fulminante colpito da un virus di origine suina.
A ottobre inizia la
vaccinazione di massa.
il presidente Ford si fa riprendere dalla tv mentre il
suo medico personale gli inietta il vaccino contro l'influenza suina&
La
campagna di informazione martellante evoca lo spettro della spagnola e gli
americani rispondono all'invito di vaccinarsi. In poche settimane seguono
l'esempio del presidente 40 milioni di persone.
Ma dopo tre soli mesi il programma viene bloccato.
A dicembre il NY Times
titola: il fiasco dell'influenza suina.
Dalle nevi del Colorado, il presidente dichiara sospesa la vaccinazione di
massa.
G.FORD- COLORADO 30/12/1976
A questo è un giorno primaverile, felice
di vedervi!
GIORNALISTA USA
" Oggi il Presidente ha difeso la
decisione presa la scorsa estate di procedere con il programma di vaccinazione
contro l'influenza suina".
G.FORD- COLORADO 30/12/1976
E' stata una decisione saggia e
deduco che abbiano imparato qualcosa e ho fiducia che i miei successori saranno
altrettanto attenti e cauti come lo sono stato io prendendo questo decisione.
GIORNALISTA USA
E' d'accordo con la cancellazione del
programma?
G.FORD- COLORADO 30/12/1976
Credo che considerate le
circostanze sia stata una decisione saggia.
AUTRICE- voce fuori campo
Le circostanze sono che 4 mila vaccinati
hanno sviluppato una malattia autoimmune che colpisce i nervi fino al provocare
la paralisi. Inoltre ci sono anche trenta morti. La paura riuscì a fare più
danni del virus del maiale.
Clifford Shoemaker nel 1976 era un giovane
avvocato della Virginia, fu il legale che tutelò gli interessi di oltre cento
danneggiati dal vaccino contro l'influenza suina.
Oggi è uno degli avvocati americani più esperti sui danni da vaccino.
CLIFFORD SHOEMAKER -Avvocato
Quando fu fatto il programma per l'influenza
suina si prevedeva un caso di danneggiamento ogni 100 mila invece fu uno ogni
dieci mila.
AUTRICE- voce fuori campo
Questo non era stato previsto da
Ford&
G.FORD
Il vaccino che è stato sviluppato si è rivelato
sicuro ed efficace con un rischio molto basso di sviluppare reazioni avverse.
CLIFFORD SHOEMAKER -Avvocato
Nel 1976, quando il governo decise di
somministrare il vaccino a tutti (donne, uomini, bambini) le assicurazioni si
rifiutarono di stipulare polizze a coloro che avevano preso i vaccini, non
vollero quindi prendersi nessuna responsabilità in merito e le case produttrici
minacciarono di non produrre più il vaccino. Allora il governo si prese la
responsabilità &
AUTRICE- voce fuori campo
Furono quattro mila i danneggiati
che chiesero al Governo risarcimenti astronomici.
Il 50% di chi fece causa al governo ottenne un risarcimento.
Oggi, con il
provvedimento firmato lo scorso dicembre nessuno potrebbe più pretendere nulla e
l'amministrazione Bush non ha destinato un dollaro per coprire i danni per ora
sono le industrie farmaceutiche a beneficiare di una pandemia che forse mai ci
sarà. Questo, grazie soprattutto alla compattezza della maggioranza
repubblicana& e grazie al leader repubblicano al senato Bill Frist. Al senatore
Frist ho chiesto un'intervista senza ricevere una risposta.
JILLIAN ALDEBRON- Public citizen
La sua famiglia possiede una delle
reti ospedaliere maggiori di tutto il paese. Ci sono molti legami& Lo scudo di
protezione infatti non tutela soltanto le case farmaceutiche, ma anche per i
sanitari, i dottori, gli infermieri. Tutto lo staff&
Non si può fare causa contro nessuno.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Negli Stati Uniti le richieste di risarcimento per danni causati dai farmaci
sono molto frequenti, sono cause collettive da centinaia di milioni di dollari.
Per evitare questo rischio il Congresso ha tolto ogni responsabilità alle case
farmaceutiche che produrranno il vaccino e i farmaci antinfluenzali. Ed è
proprio sui farmaci antinfluenzali, gli stessi acquistati dal nostro Governo,
che uno dei più importanti uomini dello staff del presidente Bush ha un
interesse molto personale.
Siamo negli Stati Uniti, paese previdente, dove pur non essendoci ancora
stato un solo caso di volatile morto per h5n1, è stata comunque dichiarata l'
emergenza aviaria. Per il momento 81 milioni di antivirali sono in preparazione
e 5 milioni già stoccati dal governo. Nell'azienda che produce ha un interesse
diretto uno degli uomini più importanti d'America.
Buon per lui, perché gli
affari stanno girando alla grande.
AUTRICE- voce fuori campo
Il centro studi che fa i conti in tasca ai politici è stato fondato a
Washington 20 anni fa. Negli Stati Uniti il sistema di finanziamento ai singoli
candidati e agli schieramenti proviene dai privati e dalle aziende& ed è
trasparente.
MASSIE RITSCH- Center for Responsive Politics
Chi dà contributi ai politici spesso lo considera proprio un investimento. E
a molti di loro va anche bene perché magari donano cifre relativamente basse per
poi guadagnarci molti di più&
Le industrie farmaceutiche tendono a dare più
soldi più soldi ai repubblicani che ai democratici& Durante il ciclo delle
elezioni del 2004 hanno dato più di 10 milioni di dollari&.
I membri del
Congresso così come I membri dell'amministrazione Bush non diversamente da molti
altri americani, investono I loro soldi e talvolta possiedono azioni di aziende
di tutti I tipi&
Questo è il modulo che i membri di gabinetto del presidente
devono compilare ogni anno, questo è quello di Donald Rumsfeld, che possiede le
azioni di molte aziende&
Ecco la Gilead Science&
AUTRICE- voce
fuori campo
La Gilead Science è un'azienda californiana di cui Rumsfeld
è stato il presidente dal 1997 al 2001, anno in cui
è entrato a far parte della squadra di Bush.
Nei laboratori della Gilead è
stato creato il TAMIFLU. Che viene prodotto e commercializzato dalla Roche. Ma
la Gilead riceve dalla Roche una percentuale sui diritti di vendita.
La
fortuna del Tamiflu è stata ovviamente anche la fortuna di chi possiede le
azioni della Gilead& infatti da quando è scoppiata la paura della pandemia
un'azione della Gilead è balzata da 37 ai 64 dollari&
MASSIE RITSCH- Center for Responsive Politics
Possiede azioni della Gilead per un valore che va dai 5 ai 25 milioni di
dollari&
AUTRICE- voce fuori campo
Il che vuole dire che il
capo del Pentagono, già ad ottobre, quando eravamo solo all'inizio dell'allarme
pandemia era più ricco di almeno un milione di euro. Ma da ottobre ad oggi sono
aumentate le vendite e le azioni sono cresciute insieme al portafoglio di
Rumsfield, tutto questo nonostante
negli Stati Uniti non sia stato trovato un solo pollo con l'H5N1.
AUTRICE
Nel caso si trovasse il virus nei polli?
DONNA
2-America
Nel caso in cui venisse trovato negli stati uniti?
Beh, in
quel caso sarei preoccupata e fare una scorta di farmaci& ho già comprato un
farmaco& Normaflu& o qualcosa del genere&
AUTRICE
L'ha già
comprato&?
DONNA 2-America
Sì&è in mio possesso.
AUTRICE
L'ha preso comunque?
DONNA 2-America
Sì, dovesse
servire&
IN FARMACIA USA
AUTRICE
Potrebbe dirmi quanto
costa qui?
FARMACISTA - USA
90 dollari.
AUTRICE
Veramente? È il doppio rispetto l'Europa& Ma come mai è così costoso?
FARMACISTA - USA
Perché questo è il suo prezzo& (ridacchia).
Perché lei è negli Stati Uniti.
AUTRICE
E negli Stati Uniti possono decidere I prezzi che
vogliono? È così? Non ci sono regole?
FARMACISTA - USA
Veramente& no.
JILLIAN ALDEBRON-
Public citizen
Per il momento il più grande acquisto di Tamiflu, qui
negli Stati Uniti, è stato fatto per l'esercito, il che è interessante visto che
Rumsfeld è il segretario alla Difesa&
MILENA GABANELI IN STUDIO
Questa è la prevenzione secondo
l'amministrazione Bush. Ma anche noi non scherziamo, non ci risulta che i nostri
ministri abbiano azioni delle aziende in questione, però abbiamo opzionato ,
quindi pagato, 35 milioni di dosi di vaccino (che sarà possibile fare solo
quando il virus sarà mutato e si i trasmetterà da uomo a uomo, e per ora non è
successo). E tutto questo avallato dall'allarme lanciato dagli scienziati.
Siccome poi il pollo non lo volevamo più vedere neanche dipinto e un settore è
andato a rotoli, gli scienziati hanno detto "la pandemia non c' e" e allora
tutti a rassicurare. Mai viste tante cosce di pollo rosicchiate in tv.
DAL TG 5 21/02/2006
SPOSINI
Gli scienziati dicono che gli allevamenti
italiani sono sicuri, non si corre nessun rischio questo è provato, lo dicono
tutti coloro che hanno voce in capitolo in questa storia, ma non si capisce
perché gli italiani si fanno prendere dalla paura e la carne di pollo e anche di
altri volatili non la mangiano. Noi questa sera, senza fare informazioni
spettacolo anche se qualcuno dirà che lo è cercheremo di dare un piccolo aiuto,
perché di questo si tratta dimostrando, per quel poco che contiamo che anche
noi, o almeno io mangio la carne di pollo e per la verità anche le mie figlie e
allora&(Sposini mangia il pollo)& tra l'altro è anche buono davvero!
AUTRICE- voce fuori campo
Telespettatori in preda alla psicosi che prima
di questo telegiornale ne hanno visti tanti altri& dove i polli venivano
soffocati, sotterrati, bruciati, di rado soppressi con il biossido di carbonio
che evita loro la sofferenza.
Non c'è da meravigliarsi se poi è passata la
voglia di mangiarli?!
Ha poca importanza se i pennuti trasformati in diavoli venivano massacrati
in paesi lontani da noi.
Questa dell'aviaria è stata da subito presentata come una minaccia globale &
I toni allarmistici si vedono per la prima volta a settembre, per la
precisione il 13.
L'allarme viene dato da autorevoli esperti riuniti in una Conferenza europea
sull'influenza a San Giuliano di Malta. Congresso al quale hanno partecipato
anche i rappresentanti dei governi, che di lì a poco, faranno incetta di
antivirali.
I giornalisti italiani riprendono il comunicato stampa di una
società di comunicazione dove si legge: "Molti esperti, l'Organizzazione
Mondiale della Sanità in testa , sono ormai convinti che la prossima pandemia
influenzale sia solo una questione di tempo".
Esperti tutti in buona fede e autorevoli, ovviamente.
Non si può fare a
meno di notare che la conferenza di Malta, ovvero la bomba che ha scatenato il
panico, sia stata sponsorizzata dalle case farmaceutiche, la Roche che produce
il Tamiflu, l'Aventis Pasteur e la Baxter che producono vaccini.
Che una pandemia prima o poi arriverà si teme da sempre, perché è comparsa
ciclicamente. Ma quando arrivi e se farà gravi danni non è possibile dirlo.
Inoltre potrebbe non essere l'H5N1 a scatenarla. Dunque una serie di
inesattezze.
Si evoca inoltre la Spagnola del 1918, da quando, recentemente, è stato
scoperto che il virus che generò la pandemia era di tipo aviario.
Mentre la spagnola fu una vera catastrofe provocando 25 milioni di morti,
l'Asiatica del 58 fece circa un milione di morti, e molti meno l'ultima delle
pandemie scoppiata nel 1968, la Hong Kong.
nonostante ci fosse realmente un'epidemia mondiale, La televisione di allora
ne parlava con toni poco drammatici, anzi&
IMMAGINI REPERTORIO 1968.
DAL TG 1 DEL 28/11/1968
DOTTORE
"Signorina è il virus A2 Hong
Kong lo isoliamo allo Spallanzani".
In Italia il virus A2 Hong Kong non è ancora arrivato.
MILENA
GABANELLI IN STUDIO
L'influenza dei polli è quasi sempre arrivata
dall'oriente, per ragioni ambientali e igieniche. L'ultima pandemia di 40 anni
fa arrivava dalla Cina e anche l'h5n1 che oggi tanto ci inquieta arriva da là.
Tutti alla larga da quegli allevamenti, tranne Sabrina Giannini che invece è
andata a cercare proprio quello dove la prima oca ci ha lasciato le penne.
AUTRICE- voce fuori campo
Cina meridionale, provincia del
Guandong.
È qui che per la prima volta, il virus H5N1 ha fatto la sua
comparsa. Sono passati dieci anni, era infatti il 1996.
Dalla città di
Guanzu, più conosciuta con il nome di Canton, mi dirigo per una decina di
chilometri verso ovest fino a Foshan. Il primo animale infetto da H5N1 veniva da
qui.
Non era un uccello selvatico, o un migratore, ma un volatile allevato
dall'uomo.
L'animale zero era dunque un'oca domestica.
Considerata dai
cinesi una prelibatezza& meno comune del pollo e più costosa.
AUTRICE
Lei ricorda che dieci anni fu trovata in un allevamento di oche qui a Foshan
l'influenza aviaria?
ALLEVATORE DI OCHE
No, non se so niente&
Non abbiamo mai
avuto l'influenza dei polli qui&
AUTRICE- voce fuori campo
Invece sì.
Quello che accadde
dieci anni or sono non deve averli scossi, ma soprattutto non ha preoccupato le
autorità cinesi, altrimenti i primi allevamenti infetti sarebbero stati rasi al
suolo e l'infezione sarebbe morta lì.
AUTRICE
Tu sai dov'è stato trovato per la prima volta il virus dell'aviaria?
RAGAZZA DI CANTON AL RISTORANTE
No, è successo tanto tempo
fa&
AUTRICE
Vedo che mangi il pollo&E non hai paura?
RAGAZZA DI CANTON AL RISTORANTE
No. sono tutti
controllati&
AUTRICE
Davvero? Non lo sapevo&
RAGAZZA DI
CANTON AL RISTORANTE
Sì, è così.
AUTRICE- voce fuori campo
Saranno anche controllate e vaccinate, ma mentre passeggiavo per questo mercato
di canton un uomo di 32 anni moriva di H5N1. Proprio qui, a Canton.
Le
cronache raccontano che probabilmente l'uomo aveva preso il virus proprio in un
mercato come questo, dove si vendono animali vivi. Magari era questo.
E non è difficile capire perché da queste parti, se c'è un virus in giro, è
facile prenderlo& si fa tutto quello che non si dovrebbe fare& scelgono
l'animale quando è ancora vivo, toccano il petto per sentirne la consistenza,
guardano l'aspetto e toccano le ossa pubiche per capirne l'età& peccato che
i virus aviari si trovino nell'intestino, espulsi insieme alle feci.
L'animale viene pesato con tutte le piume, poi scompare nel retrobottega&
Ed è là, nei macelli arrangiati, che un operatore senza guanti e in
condizioni igieniche pessime, è esposto a un altro tipo di contagio, quello con
il sangue. Inoltre andrebbe evitata la convivenza tra diverse specie che si
possono contagiare a vicenda.
Qui si vedono i germani accanto ai polli, eppure è noto che questi volatili
possono tollerare bene il virus senza avere sintomi, ma contagiando altri
avicoli&
La notizia dell'unidicesimo cinese morto non ha fatto calare di un
grammo la vendita delle carni avicole. Non un raviolo con ripieno di pollo in
meno.
La notizia di un morto, da aggiungere ai precedenti colpiti dall'H5N1 su una
popolazione cinese di oltre un miliardo di persone, è per certi versi, una buona
notizia.
Se il virus fosse così aggressivo da questi parti i morti sarebbero milioni,
viste le innumerevoli occasioni di contagio.
AUTRICE
è pollo?
UOMO CINESE 1
Sì, pollo.
AUTRICE
Non hai paura?
UOMO CINESE 1
No!
AUTRICE
Ti piace l'anatra?
UOMO CINESE 2
Sì.
AUTRICE
Non hai paura?
UOMO CINESE 2
No se è
cotta che problema c'è!
AUTRICE- voce fuori campo
I 7 milioni cinesi di HK poco comunisti
ma molto consumisti acquistano avicoli soprattutto dalla Cina meridionale,
È sempre stato così, anche quando HK era una colonia britannica&
Proprio
nell'anno in cui l'isola tornò in possesso della CINA, il 1997, un bambino di HK
morì per colpa del virus H5N1. Fu il primo caso umano mortale. Era passato
soltanto un anno dall'oca malata di Foshan, i morti in quel caso furono sei.
IL virus aveva infettato molti allevamenti.
Altre 17 persone di
ammalarono quello stesso anno, in tutto i morti furono 6.
Accadeva Nove anni fa. A differenza della Cina continentale, HK adottò
Misure drastiche. Furono rasi al suolo gli allevamenti infetti. Si attivarono
controlli rigidi e puntuali.
L'isola non registrò mai più un caso mortale di H5N1.
Pur essendo nel
cuore dell'area infetta: il sud est asiatico.. e a soli 200 km da canton.
Oggi il governo ha intensificato i controlli perché sono stati trovati
positivi alcuni avicoli.
I veterinari cercano il virus ovunque. Perfino tra gli uccelli da compagnia&
e hanno deciso di eliminare i polli ruspanti.
O meglio, l'avevano
deciso, Ma non avevano fatto i conti con i loro proprietari.
La signora Chan torna a casa dai suoi amati animali da compagnia. I suoi
cani e da lei&.
AUTRICE
Si chiama così? La mangerà?
SIGNORA CHAN
Mangiarla? No no &non la mangio! Ha otto anni!
AUTRICE- voce fuori campo
La signora Chan è un'attivista
dell'alleanza costituitasi tra i proprietari di avicoli ruspanti.
Qui sta preparando l'ennesima conferenza stampa&
Il governo ritiene
pericolosi e privi di controllo gli avicoli domestici così ha ordinato
l'abbattimento casa per casa.
Un professore membro dell'alleanza grida allo scandalo, perché non ha fatto
in tempo a salvare i suoi 8 polli.
Gli attivisti hanno arruolato anche alcuni giuristi per salvare i ruspanti.
La notizia è sulle prime pagine. I giornalisti locali si appassionano alle
storie di chi vive nella NY d'Oriente e piange per i volatili di casa. C'è da
dire però che la prevenzione la fanno sul serio. La stanza della macellazione
sembra che rispetti i canoni di igiene che non si erano visti a Canton.
UOMO-stanza macellazione
Ogni dieci giorni li uccido! Per
lavare&Sì, uccido quelli non venduti.
AUTRICE
Non ha paura dell'influenza aviaria?
DONNA-stanza macellazione
No, non ho paura&
UOMO-stanza macellazione
Venga a vedere il peso!
AUTRICE- voce fuori campo
Nel mercato sta scritto su tutti i muri di lavarsi le mani dopo avere
manipolato i polli.
E gli animali in vendita sono testati.
È così che HK, accerchiata dal
virus, riesce a tenerlo lontano.
All'Ospedale Queen's Mary il reparto d'isolamento per i casi di infezione
acuta è fortunatamente vuoto.
Pur essendo strutturato per evitare agli operatori sanitari il contatto con
le superfici è comunque obbligatorio lavarsi le mani con un procedimento che qui
conosco tutti &
Così è nei reparti, ma anche prima di entrare, e quando si
esce.
È difficile fare un calcolo dei chilogrammi di disinfettante usato a HK.
Perché dispenser con il gel disinfettante sono presenti in tutti i luoghi
pubblici come cinema, uffici, scuole e edifici residenziali.
Oramai è un rito di purificazione collettiva.
Nella metropolitana più
puntale e pulita del pianeta, non c'è uno spillo per terra e i pendolari sono
pregati di non diffondere i "germi".
In parole povere si invita a non sputare, abitudine che da queste parti era
molto in uso.
AUTRICE
Da dove proveniva l'ultimo campione che avete analizzato?
WILINA LIM- Government Virus Unit Hong Kong
Caso umano intende? &
dall'Indonesia.
AUTRICE
Quello della scorsa settimana..?
WILINA LIM-
Government Virus Unit Hong Kong
La scorsa settimana
AUTRICE- voce fuori campo
La Dott.ssa LIM, esperta in virologia, sta
studiando il virus H5N1 dal 97, quando comparve negli uomini.
WILINA LIM- Government Virus Unit Hong Kong
Nel 1997, avreste
dovuto andare nei mercati di strada, quando c'erano molti polli nei mercati e
gli standard igienici non erano molto buoni. Alla fine di dicembre del 1997,
quando sono stati testati i polli nei mercati, si è visto che il 20% era
positivo al virus H5N1.
allora - pur con quelle cattive condizioni igieniche
- questo virus non si trasmetteva facilmente da una persona all'altra. E' per
questo che abbiamo avuto solamente 18 casi di infezione a Hong Kong.
Anche
adesso il virus, che ha cambiato la sua struttura, non si trasmette facilmente.
AUTRICE- voce fuori campo
Eppure spesso abbiamo letto
dichiarazioni che facevano temere l'esatto contrario.
Ma un conto è temete che il virus, cambiando la sua struttura, possa un
giorno diventare più trasmissibile da uomo a uomo.
Un conto è lasciare intendere che ciò stia per accadere.
Per ora il
contagio avviene soltanto da animale a uomo ed il paese con il maggior numero di
vittime è il Vietnam.
AUTRICE- voce fuori campo
Una mascherina protettiva, ad
Hanoi, è più che altro utile per riuscire a respirare tra i fumi
dell'inquinamento. Purtroppo con quello acustico c'è poco da fare& e
sopravvivere ai motociclisti spericolati è un'impresa.
Sono 30 mila gli
incidenti ogni anno, la maggior parte dei quali con conseguenze mortali: anche
questo è un record vietnamita insieme ai morti per H5ni, 42 in tutto il paese,
una cifra tutto sommato bassa se si pensa che tra il 2004 e il 2005 il virus
H5N1 ha fatto strage di polli.
La gente non si fida più di mangiare un budino di sangue d'anatra crudo
UOMO Vietnam
No. Adesso il sangue non lo compra più nessuno
AUTRICE- voce fuori campo
E così gli altri seguono l'esempio di
chi avrebbe sangue da vendere, visto che le anatre le alleva.
UOMO Vietnam
Ho perso venti milioni di dong lo scorso anno per colpa dell'influenza&
posso soltanto vendere le uova al mercato. La gente non si fida più a mangiarsi
un budino di sangue d'anatra crudo.
ALESSANDRO CRISTALLI- Ricercatore Ist. Zooprofilattico delle Venezie
Possono tenerli, perché loro li vaccinano possono tenerli i produttori, però
l'incubazione su larga scala è bloccata sia di polli che di anatre, però
ultimamente l'incubazione di polli è stata sbloccata.
AUTRICE- voce
fuori campo
I contagi sono avvenuti nelle campagne perché qui insieme alle galline
si convive. Anche in Vietnam i mercati di animali vivi è stato ridotto.
L'ultimo caso umano mortale risale ormai all'agosto scorso&
Si sa che l'uomo abitava a Soc Shon, che aveva 58 anni e che - come spesso
accade con l'aviaria - è morto per complicazioni polmonari.
La morte potrebbe
essere registrata presso il presidio medico del villaggio di residenza
dell'uomo, con il nome e cognome cerchiamo la famiglia dell'ultima vittima di
H5n1.
FIGLIO VITTIMA H5NI VIETNAM
Mio padre è morto ad Hanoi,
all'ospedale&
AUTRICE
Si è ammalato qualcun altro&?
FIGLIO VITTIMA
H5NI VIETNAM
Nessun altro
AUTRICE
A cosa serve questo?
FIGLIO VITTIMA H5NI VIETNAM
E' per la febbre&
FIGLIO VITTIMA H5NI VIETNAM
Non solo mio zio. Qui tutti sanno
come usarle&
SIGNORA VIETNAMITA
Per un po' di febbre ci si cura a casa
Si mettono delle piante sulla fronte
ce ne sono tante & Sono sette
AUTRICE- voce fuori campo
Il ricorso alla medicina tradizionale è
molto diffuso in Vietnam.
Quando i sintomi influenzali sono lievi non si va neppure dal medico.
Dunque sulla base di quale evidenza scientifica l'Organizzazione Mondiale della
Sanità afferma che questo virus uccide il 50 per cento delle persone contagiate?
Dato, tra l'altro, che è stato più volte citato per definire molto
aggressivo questo virus.
Potrebbe anche essere che i contagiati siano stati
di più ma senza conseguenze mortali.
E' evidente che soltanto i casi molto gravi arrivano all'ospedale Bach Mai.
Ed è quindi naturale che la metà di loro siano morti.
Ci sarebbe un modo scientifico per scoprirlo, ovvero ricercare gli anticorpi
del virus nel sangue della popolazione più esposta ai volatili infetti.
Sono ricerche molto costose ma darebbero un dato scientifico del fenomeno.
E dire che grazie all'aviaria sono entrati molti soldi all'Organizzazioni
Mondiale della Sanità. Anche un po' di soldi nostri& ma preferisce spenderli in
altri modi: 100 mila euro per esempio, in volantini e poster.
PIETRO SEQUI - Cooperazione Allo Sviluppo Vietnam
A verifica
dell'utilizzo dei fondi ci sarebbe stato un rapporto quindi sulla carta cioè non
è che possiamo mandare degli ispettori a vedere se sono stati attaccati& ogni
tanto buttiamo un occhio quando capita no, però il fatto che siano stati
stampati&
AUTRICE
E' gia qualcosa!
PIETRO SEQUI - Cooperazione Allo
Sviluppo Vietnam
Ci dice che sono stati sicuramente distribuiti
AUTRICE
Forse sono stati distribuiti ma io non li ho visti da nessuna parte. A dire
il vero li ho visti affissi soltanto di fronte alla sede di Hanoi dell' OMS.
Sulla questione aviaria si sono buttate venti organizzazioni non governative
oltre a quelle delle Nazioni Unite tutte puntano sull'informazione, sui poster,
sui depliant. Anche se questo paese punta su un sistema d'informazione capillare
fatta dai veterinari in ogni distretto, dunque i poster a chi sono serviti.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Dunque Milioni di dollari e di
euro hanno cominciato a correre nelle tasche dell'Oms e della Fao, ma non 10
anni fa quando si è presentato il problema, bensì quando il virus, attraverso
gli uccelli migratori, dall'oriente è arrivato a noi. I 100 morti ci hanno
spaventato e abbiamo sganciato un sacco di soldi, soprattutto in farmaci ,
destinando solo le briciole alla prevenzione. Basta andare nella pianura padana,
dove c'è la più alta densità europea di allevamenti di polli per vedere come si
fa a circoscrivere un'influenza aviaria, senza tanti drammi.
AUTRICE
Cologna Veneta provincia di Verona .Il dottor
Facchetti è un veterinario che fa parte dell'asl che da sei anni a questa parte
preleva campioni di sangue per controllare se i tacchini della zona hanno il
virus.
MARIO FACCHETTI- Veterinario ASL 20 Verona
Qualora arrivasse
anche il virus H5ni cosa pensa che succeda qui?
AUTRICE
Me lo dica lei, cosa pensa che succeda?
MARIO FACCHETTI- Veterinario ASL 20 Verona
Morirà qualche animale
nell'allevamento, morirà qualche animale in più, ci sarà un'alta patogenicità
eccetera ma con le precauzioni adottate che adotteremo, non credo ci sia da
fasciarsi la testa così tanto. E questo no lo dica
AUTRICE
E come no
MARIO FACCHETTI- Veterinario ASL
20 Verona
E no perché poi&
AUTRICE
No ha la sfera di cristallo9 il Dott. Facchetti ma
semplicemente ricorda quando un virus molto simile all'H5N1 entrò negli
allevamenti della pianura padana.
DAL TG3 DEL 22.12.1999
In un mese nella sola provincia di Mantova
sono stati colpiti
una cinquantina di allevamenti sono stato abbattuti due milioni e
settecentomila capi, una strage che ha un costo economico immediatamente
calcolabile che supera i 50 miliardi.
Il virus del tutto innocuo per l'uomo
ha fatto strage soprattutto di tacchini, polli.
MARIO FACCHETTI- Veterinario ASL 20 Verona
Gli allevamenti in due e
tre giorni venivano a morire tutte&
AUTRICE
Lo ricorda lei?
COLLABORATORE DOTT. FACCHETTI
Si certo.
AUTRICE
Cosa è successo? Da un momento all'altro&.
COLLABORATORE DOTT. FACCHETTI
Da un momento all'altro un tappeto bianco.
AUTRICE
Non si sollevò il panico ma una barriera contro i virus
aviari.
MARIO FACCHETTI- Veterinario ASL 20 Verona
La mia sicurezza, platea
di lavaggio, arco di lavaggio, di disinfestazione
AUTRICE
Ma per chi? Chi deve entrare?
MARIO
FACCHETTI- Veterinario ASL 20 Verona
Per gli automezzi, dopo il 99 sono
stati predisposti tutte queste misure di biosicurezza, vede le reti antipassero
del capannone?
Queste reti impediscono il contatto perché adesso è inverno e sonO chiusi
però d'estete&
AUTRICE
Queste sono antipassere e anti uccelli in generale?
MARIO FACCHETTI- Veterinario ASL 20 Verona
Anti uccelli in generale,
le chiamiamo anti passero perché non permettono ai passeri di passare quelli più
grossi
AUTRICE
Figuriamoci i Germani
MARIO FACCHETTI-
Veterinario ASL 20 Verona
Si, certo
AUTRICE
Senta lei mi diceva che un metro di prevenzione sarebbe anche
quello di ridurla la densità?
MARIO FACCHETTI- Veterinario ASL 20 Verona
E' un bacillo ideale
perché il virus si trova bene in quest'area dove ci sono tanti animali. In
teoria ridurre il numero degli allevamenti sicuramente il virus avrebbe minori
possibilità di trovare degli ospiti potenzialmente&
AUTRICE
Si potrebbe in certo senso pagare&
MARIO FACCHETTI-
Veterinario ASL 20 Verona
Disincentivare gli allevatori ad allevare
oppure con una rotazione& questo è stato fatto per un anno,qui è stato fatto per
un anno ma la regione Veneto finanziandoli, è denaro pubblico&
AUTRICE
Sarebbe stato denaro pubblico speso bene se il nostro Governo
avesse puntato sulla prevenzione e meno male che i cigni infetti arrivati in
Italia a Febbraio non sono approdati qui nella pianura Padana dove si trova la
più vasta popolazione domestica d'Europa.
ci sono le barriere è vero però i
virus sono molto piccoli
Sempre in Veneto provincia di Padova .
Ecco un
esempio di come si può far tesoro dell'esperienza.
Qui si trova l'Istituto
zooprofilattico che gestisce per tutta Italia l'emergenza influenza aviaria
negli animali.
Quello che è accaduto nel '99 ha spinto un gruppo di
ricercatori ha studiare in modo approfondito il virus aviaria.
Oggi il mondo
ci invidia la competenza, gli studi realizzati dal centro di Padova
Vengono dall'estero per conoscere il nostro sistema di sorveglianza in grado
di individuare circoscrivere un focolaio di animali infetti.
Qui sono
arrivate soltanto le briciole della torta finita quasi tutta per comprare
farmaci antivirali.
DAL DOCUMETARIO "IL POPOLO MIGRATORE"
Per
navigare da un altitudine all'altra usano punti di riferimento astronomici.
Il sole, le stelle, sono sensibili al campo magnetico terreste come un ago di
una bussola.
AUTRICE
Questa zona vengono anche animali dall'estero? Migratori?
VITTORIO GUBERTI- Istituto Nazionale Fauna Selvatica
Si,si,
tantissimi.
Questa è la determinazione delle papere è una cosa molto
importante.
AUTRICE
Perché è importante farla?
VITTORIO GUBERTI-
Istituto Nazionale Fauna Selvatica
Perché il ciclo epidemiologico
dell'influenza fa si che siano i giovani nati che rappresentano la popolazione
il solo battere dell'influenza.
AUTRICE
Avete trovato qualche animale positivo qua?
VITTORIO GUBERTI- Istituto Nazionale Fauna Selvatica
Per adesso no.
Questi sono gli animali più importanti dal punto di viste epidemiologico
dell'influenza perchè sono animali più recettivi
AUTRICE
Più recettivi&per noi che non ne capiamo molto?
VITTORIO GUBERTI- Istituto Nazionale Fauna Selvatica
Sonio animali in
cui è più probabile trovare il virus
AUTRICE
Cosa sta facendo adesso?
VITTORIO GUBERTI- Istituto
Nazionale Fauna Selvatica
Il tampone cloacale dive vengono raccolte un
po' di cellule intestinali e un po' di feci, viene messo in questo liquido di
trasporto, antibio4, in modo che resiste serenament5e al virus senza avere
problemi, dopo di che viene portato in laboratorio.
E' stato allestito questo
piano di monitoraggio per verificare quale virus influenzale di tipo aviario
circolasse nella popolazione selvatica.
AUTRICE
Quindi però la verifica dell'H5N1 è subentrata&
VITTORIO GUBERTI- Istituto Nazionale Fauna Selvatica
E' subentrata da
quest'anno, ma noi cercavamo già il virus e quindi se c'era già un H5N1
l'avremmo già trovato
AUTRICE
Avevate già la possibilità di trovarlo?
VITTORIO GUBERTI- Istituto Nazionale Fauna Selvatica
Si, si,
assolutamente.
Tutti& qui vengono cercati tutti i virus influenzali non solo
il virus influenzale H5N1.
Tutti
TG3
Emergenza aviaria in Italia.
E' riunita l'unità di crisi.
Appello del Ministro Storace: "non toccate volatili morti"
Da domani attivo
numero verde.
Il ministro andrà in Puglia, Calabria e Sicilia le regioni dove
ci sono stai i primi casi di infezione.
Martedì riferirà in Parlamento.
FRANCESCO STORACE
Serenità vuole che bisogna scansare il pericolo ed
evitare che ci possano essere ulteriori contagi
AUTRICE
Però l'allora Ministro no dichiarò ai giornalisti che il
meridione di Italia è sprovvisto di un sistema di monitoraggio degli uccelli
selvatici, chiesto più volte dagli esperti.
Gli esperti che si è portato nel
viaggio a Sud dove non si è fatto mancare nulla,lui.
VITTORIO GUBERTI- Istituto Nazionale Fauna Selvatica
Il Ministro i
sembra che avesse un aereo dell'aereonautica di appoggio piccolini che portava
dodici tredici persone più c'era un elicottero dell'aereonautica militare che
teneva i giornalisti e altri due elicotteri a memoria uno della polizia e uno
dei carabinieri
AUTRICE
Il senso di tutto questo è che si è sentito
strumentalizzato per ragioni elettorali
VITTORIO GUBERTI- Istituto Nazionale Fauna Selvatica
Ma no, il
senso di tutto questo è che n forse non aveva senso che io fossi li.
Fine
AUTRICE
In senso che di tecnico non avete parlato.
VITTORIO
GUBERTI- Istituto Nazionale Fauna Selvatica
Poco e niente Cioè in questo
periodo gente come noi dovrebbe essere tutto il giorno fuori a fare campioni, a
vedere, ecc& ecc&
AUTRICE
Il dott. Guberti non ha tempo perché c'è carenza di
personale
Anzi la Task Force che controllano i flussi dei migratori è
composta da lui e un pugno di collaboratori. Tra questi Nara Scremini. Una
biologa che lavora co0n contrattolo a progetto, mille euro al mese.
E' così
per molti in Italia.
Ma se è vero che c'è questa emergenza H5N1 allora
potrebbe esserci utile per non dire essenziale. Ma essendo una delle poche
esperte in questo settore prima o poi troverà impiego all'estero.
VITTORIO GUBERTI- Istituto Nazionale Fauna Selvatica
Rispetto al
volume del denaro che viene mosso dall'influenza aviaria non arriva praticamente
nulla
AUTRICE
E dove va?
VITTORIO GUBERTI- Istituto Nazionale
Fauna Selvatica
Non lo so.
AUTRICE
E' andato tutto o quasi per l'acquisto dei farmaci antivirali
che non sappiamo quanto o se saranno utili.
DAL DOCUMETARIO "IL POPOLO MIGRATORE"
La storia degli uccelli
migratori è la storia delle promesse. La promessa del ritorno
MILENA GABANELLI
E non prendiamocela con i migratori, contagiati dai
virus delle oche asiatiche di cui ci siamo sempre disinteressati. Ci sarebbe da
chiedersi come mai invece si parla molto meno di vaccini contro la tubercolosi o
la malaria che fa milioni di morti, e non un centinaio come in questo caso, come
mai non siano considerati emergenze, non facciano paura e non corrano fiumi di
denaro. Forse perché non è un problema nostro.