Report in questi mesi ha indagato sul mercato delle toghe che hanno visto coinvolto Luca Palamara, ex presidente dell’Anm, Luca Lotti e Cosimo Ferri, deputato di Italia Viva. Emergono conversazioni confidenziali in cui la politica cerca di influenzare la magistratura.
Cinque consiglieri del Csm, Luca Lotti del Pd, l'ex magistrato Cosimo Ferri, oggi in Italia Viva e il magistrato Luca Palamara, vengono registrati dalla Guardia di Finanza mentre discutono di pilotare la nomina del capo della Procura di Roma. «L'operazione era quella di votare Viola», ci ha chiaramente spiegato Luca Palamara. Marcello Viola, è l'attuale procuratore generale di Firenze, ma in lizza per la poltrona di capo a Roma c'era anche Giuseppe Creazzo, capo della Procura di Firenze che ha indagato e portato ai domiciliari i genitori di Renzi per bancarotta fraudolenta ed emissione di fatture false e indagato la Fondazione Open di Matteo Renzi. Solo pochi giorni prima l'incontro del 9 maggio tra Palamara, Lotti e Ferri esce la notizia di un esposto a Genova contro Creazzo da parte di un altro collega. Ed è di questo che discutono ipotizzando di usare l'esposto contro l'attuale capo della procura di Firenze. Luca Lotti intercettato si spinge a dire: «Bisogna fa almeno guerra»” con riferimento al capo di Firenze, Giuseppe Creazzo.
L'inchiesta di Luca Chianca prossimamente a Report