Ci sono l'ex sindaco di Verona Flavio Tosi e il boss 'ndranghetista Antonio Giardino, ritenuto vicino alla cosa Arena-Nicosia, tra gli indagati dell'inchiesta della Dda di Venezia che questa mattina ha portato nella città scaligera e in altre località venete all'esecuzione di 26 misure cautelari, tra le quali 17 detenzioni in carcere e 6 ai domiciliari, e al sequestro di 15 milioni di euro provenienti da spaccio e riciclaggio. Per Tosi l'ipotesi di reato è concorso in peculato in relazione alla distrazione da parte dell'ex presidente della municipalizzata Amia, Andrea Miglioranzi (ai domiciliari) di almeno 5000 euro per pagare la fattura di un'agenzia di investigazioni privata, su prestazioni in realtà mai eseguite in favore di Amia, ma nell'interesse di Tosi. Le altre persone coinvolte sono indagate a vario titolo per associazione mafiosa, truffa, riciclaggio,estorsione, traffico di droga, corruzione, turbata libertà degli incanti, trasferimento fraudolento di beni e fatture false.
Nell
'inchiesta di Sigfrido Ranucci "L'Arena", andata in onda in onda il 01/04/2014, Report aveva raccolto testimonianze su incontri e cene elettorali a cui avrebbero partecipato componenti della famiglia Giardino, l'allora sindaco e esponenti della sua giunta.