Eni e Shell, le due compagnie petrolifere imputate nel processo per corruzione internazionale con al centro l'acquisizione dei diritti di esplorazione del blocco petrolifero Opl245 in Nigeria, sono state assolte. Lo ha deciso la settima sezione del Tribunale di Milano presieduta dal giudice Marco Tremolada.
Sono stati scagionati, oltre all'ad del gruppo di San Donato Claudio Descalzi (a destra nella foto) e il suo predecessore nonché attuale presidente del Milan Paolo Scaroni (a sinistra), gli allora manager operativi nel Paese africano, i presunti intermediari, Shell con i suoi quattro ex dirigenti e l'ex ministro del Petrolio nigeriano Dan Etete.
"Finalmente a Claudio Descalzi è stata restituita la sua reputazione professionale e a Eni il suo ruolo di grande azienda": è il commento dell'avvocato Paola Severino, difensore dell'ad della compagnia petrolifera.
Report si era occupato della vicenda nell’inchiesta “
Un aereo per il presidente” realizzata da Luca Chianca, seguendo la pista dei soldi con cui le compagnie avevano acquistato il blocco al largo delle coste della Nigeria.