Dopo l’inchiesta Ombre Nere di Giorgio Mottola, andata in onda lunedì scorso, il tribunale di sorveglianza di Roma ha deciso di procedere con accertamenti sul Gruppo Idee associazione che fa capo a Luigi Ciavardini, condannato come autore della strage di Bologna. Nel corso del servizio avevamo raccontato la rete di affari messa in piedi dall’ex terrorista neofascista nel settore carcerario e del verde pubblico attraverso due cooperative che lo scorso anno sono arrivate a fatturare 2,5 milioni di euro.
Tra i membri del Gruppo Idee c'è anche Federico Vespa, direttore del giornale distribuito in carcere dall’associazione di Ciavardini. Nel corso di una telefonata con la moglie di Totò Cuffaro, mandata in onda all’interno del servizio, il giornalista si proponeva per far entrare dei fogli a Rebibbia destinati all'ex presidente della Regione Sicilia, infilandoli nel quaderno, avvalendosi così dell’articolo 17 del codice penitenziario, che regola gli ingressi in carcere dei volontari.