Il Partito democratico esce fuori dall'amministrazione comunale di Campobello di Mazara per dare "un segnale di discontinuità", auspicando "il ritorno al voto" nel paese del Trapanese dove lo storico capomafia Matteo Messina Denaro ha trascorso gli ultimi anni della sua latitanza. In una nota congiunta, i segretari regionali e provinciali del partito, Anthony Barbagallo e Domenico Venuti, ufficializzano l'uscita alla Giunta guidata da Giuseppe Castiglione, che ha un assessore del Pd, Stefano Tramonte.
La nota del Pd arriva all'indomani della puntata di ieri sera “Gli insospettabili” durante la quale è stato anche intervistato il sindaco Castiglione sull'appoggio che ricevette dall'ex deputato regionale Paolo Ruggirello, condannato a 12 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. "Non è compito della politica sostituirsi agli organi inquirenti e ai tribunali, ma la politica non può delegare alle sentenze il proprio ruolo gli eventi accaduti a Campobello negli ultimi mesi non possono non porci interrogativi e un senso di inquietudine profonda. La comunità di Campobello ha bisogno di un percorso netto di discontinuità, di un processo di profonda rigenerazione. Che attivi le tante forze sane che vivono e operano in questi comprensorio e che avvii una nuova stagione".
Alle dichiarazioni del Pd Sicilia ha risposto il sindaco Castiglione con una nota:
In riferimento al servizio “Insospettabili” trasmesso, ieri sera, all’interno della trasmissione Report, e a seguito del comunicato diramato oggi dal segretario regionale e da quello provinciale del Pd, mi preme dichiarare quanto segue:
Anche se più volte ho fatto chiarezza sui miei rapporti politici con Ruggirello e con il gruppo Io Amo Campobello, non posso che esporre nuovamente alcune riflessioni:
1) È fatto notorio che il gruppo politico “Io Amo Campobello” sia stato allontanato dalla mia maggioranza subito dopo la mia elezione nel 2014 a causa di alcune richieste politiche che ho ritenuto inaccettabili e a cui non mi sono piegato, a costo di subire i continui e spietati attacchi politici da parte dei componenti di Io Amo Campobello, che sicuramente non saranno sfuggiti alla stampa e ai cittadini campobellesi;
2) Altra riflessione riguarda i soggetti che puoi trovarti accanto in un comitato elettorale, inconsapevole delle reti di relazioni personali che gli stessi possano intrattenere, in maniera occulta e al di fuori della tua consapevolezza. Tant’è vero che, sebbene il mio avversario alle ultime elezioni comunali, l’avv. Ingroia, abbia recentemente dichiarato di aver perso la competizione elettorale, poiché non sarebbe stato sostenuto dalla mafia, non può essere certamente passato inosservato il fatto che presso il comitato del candidato Ingroia, alle ultime elezioni comunali, fossero presenti soggetti con precedenti penali per fatti gravi, che hanno dichiaratamente sostenuto Ingroia e alcuni dei quali sono stati anche oggetto della trasmissione Report di ieri sera, oltre che altri soggetti che successivamente sono stati arrestati per fatti di mafia (operazione Hesperia del settembre 2022); E ancora, non posso sottacere il fatto che uno degli assessori designati dal candidato Ingroia, per come ho appreso da organi di stampa, era il “compare” del leader di Io Amo Campobello, Calogero John Luppino, condannato a 18 anni per associazione mafiosa e, in un primo momento, difeso dallo stesso avvocato Ingroia;
3) Per quanto concerne, invece, Ruggirello, a parte la circostanza che lo stesso, al momento in cui ha sostenuto la mia candidatura, era un deputato regionale questore e che, per quel che mi è dato di sapere, mai era stato interessato fino a quel momento da fatti giudiziari, mi preme chiarire che lo stesso ha sostenuto sindaci in tutti i comuni trapanesi e che, da quel che si apprende, è stato condannato per le sue frequentazioni mafiose in tutta la provincia, oltre che per aver acquistato voti per 50mila euro per la sua elezione alla Regione e non sicuramente per la campagna elettorale a Campobello;
4) Mi sia, altresì, concessa un’altra riflessione in merito al comunicato divulgato oggi dal Pd, che ritengo soltanto di facciata e di ipocrita perbenismo, considerato che lo stesso PD aveva candidato alla Regione proprio Ruggirello. Il comunicato del PD appare quindi, una sentenza senza giudici, giustizialista e incoerente.
A questo punto tutti gli esponenti del PD che sono stati sostenuti da Ruggirello dovrebbero dimettersi dalle loro cariche istituzionali, come si pretende oggi dall’assessore comunale in quota PD nella mia amministrazione.
5) Rendo noto, infine, che le gravissime affermazioni sul mio conto rese dal Ruggirello e dal suo avvocato ai giornalisti di Report, saranno oggetto di un mio esposto nelle sedi competenti.
Questi fatti sono incontrovertibili e verificabili e mi danno la forza di andare avanti a testa alta e con la schiena dritta, continuando a tracciare quella linea di demarcazione netta che ha contraddistinto la mia attività amministrativa in entrambe le legislature.