Con lo studio di architettura dell'assessore ha collaborato per oltre vent'anni Lorena Lanceri, la vivandiera di Matteo Messina Denaro, arrestata lo scorso marzo con l'accusa di averlo aiutato durante la latitanza. Lo scorso gennaio, infatti, una telecamera installata presso un negozio ha ripreso il superlatitante che, in corrispondenza degli orari del pranzo e della cena, entrava e usciva dalla casa di Lorena Lanceri e suo marito, Emanuele Bonafede, nipote dell'ex capofamiglia di Campobello Leonardo Bonafede deceduto nel 2020. Nel 2018 presso lo studio di Tramonte ha fatto un tirocinio di sei mesi anche Martina Gentile, oggi indagata per favoreggiamento, nipote diretta dello storico boss Leonardo e figlia di Laura Bonafede, arrestata lo scorso aprile con l'accusa di aver favorito la latitanza di Matteo Messina Denaro. Report ha scoperto che durante il tirocinio presso lo studio di Stefano Tramonte, Martina Gentile ha definito la pratica di sanatoria della sua casa di Tre Fontane, presentata in origine negli anni '90 dal padre, Salvatore Gentile, oggi all'ergastolo per due omicidi ordinati proprio da Matteo Messina Denaro. L'assessore Stefano Tramonte si è dichiarato sempre estraneo a tutti i fatti emersi negli ultimi mesi e ha spiegato: "A Campobello siamo i soli convenzionati con l'Università, da noi sono passati numerosi studenti e, tra questi, anche la Gentile". In una nota, il segretario Baldo Stallone ha chiarito la posizione del partito: "I recenti accadimenti impongono, senza indugio alcuno, un momento di riflessione collettiva in tutta la provincia. D'intesa con l'assessore Tramonte e il consigliere comunale Clotilde Balistreri, pur nella consapevolezza di interrompere l'importante lavoro fin qui condotto, non può che considerare conclusa l'attuale esperienza amministrativa". Tramonte ha spiegato che in giornata lascerà "non soltanto la giunta municipale ma anche il partito per consentire una serena riflessione a tutti".