Claudio Campiti, autore della strage di Fidene in cui hanno perso la vita 4 donne, è stato rinviato a giudizio. All'interno del processo verranno chiamati come responsabili civili il ministero dell'Interno, quello della Difesa e il poligono di tiro di Roma. Secondo gli avvocati delle parti civili infatti avrebbero dovuto vigilare sull'arma che Campiti ha sottratto al poligono per compiere la strage. Durante l'udienza preliminare invece, l'avvocato dello Stato che difende la posizione di Difesa e Interno ha chiesto il non luogo a procedere per il killer Claudio Campiti.
"L'Avvocato dello Stato non ha mai chiesto nell'udienza preliminare che non si procedesse a carico dell'imputato", fa sapere una nota diffusa da Palazzo Chigi "relativamente al giudizio a carico di Claudio Campiti per l'omicidio di Fabiana De Angelis, Nicoletta Golisano, Elisabetta Silenzi e Sabina Sperandio". "La richiesta di estromissione come responsabili civili del ministero dell'Interno e del ministero della Difesa - si legge ancora - non è stata accolta da parte del giudice, che quindi nel corso del giudizio accerterà pienamente i profili di responsabilità'".
Ci eravamo occupati della vicenda nell'inchiesta "L'area del poligono": ci eravamo chiesti chi doveva controllare l'operato del personale del poligono. L'Unione Italiana Tiro a Segno è una federazione sportiva affiliata al CONI ma sottoposta alla vigilanza del Ministero della Difesa. Per la pubblica sicurezza connessa all'uso delle armi è competente, invece, il Ministero dell'Interno.