Sull'infinita storia dell'eredità di Gianni Agnelli e sua moglie Marella Caracciolo si accendono di nuovo i fari della procura di Torino. Un'indagine su presunte irregolarità fiscali che ha come indagati il presidente di Stellantis John Elkann, il commercialista di famiglia - e attuale presidente della Juventus - Gianluca Ferrero, e il notaio svizzero Urs Von Grunigen. Il fascicolo è stato aperto dopo un esposto di Margherita Agnelli, madre dei tre fratelli Elkann e figlia dell'Avvocato.
Al centro dell'inchiesta c'è il vitalizio di 700mila euro al mese che - dopo la firma di un patto successorio in Svizzera sull'eredità di Gianni Agnelli nel 2004, con cui Margherita ha ricevuto oltre un miliardo di euro - Marella Caracciolo ha ricevuto fino alla sua morte. L'esposto degli avvocati di Margherita riguarda le dichiarazioni dei redditi di Marella Caracciolo, la sua effettiva residenza in Svizzera, e una serie di società offshore passate agli Elkann dopo la morte del nonno Gianni. Società nei paradisi fiscali e una presunta residenza all'estero raccontate in un'inchiesta di Report nella primavera dello scorso anno.
Attualmente è aperta anche un'indagine a Milano, relativa alla collezione d'arte di Gianni Agnelli e alla sparizione di importantissimi capolavori dalle case di famiglia in Italia. Inoltre, sempre a Torino, è in corso un processo civile per la successione Agnelli-Caracciolo, che vede contrapposti davanti ai giudici Margherita e i tre figli. Questi sono solo i procedimenti giudiziari aperti in Italia, a cui si aggiungono quelli in corso in Svizzera.
Report ha raccontato in due inchieste di Manuele Bonaccorsi e Federico Marconi tutta la vicenda della successione Agnelli. Ne "La signora degli Agnelli" abbiamo raccontato della residenza fittizia di Marella Caracciolo in Svizzera, che ha permesso di evitare di pagare enormi tasse successorie in Italia su un patrimonio miliardario. In "Compra l'arte e mettila da parte" abbiamo ricostruito la storia della importantissima collezione messa insieme da Gianni Agnelli finita al centro della disputa familiare sull'eredità, da cui sarebbero sparite decine di opere.