Una serie di arresti di amministratori, pubblici funzionari e imprenditori è in corso da parte della Guardia di Finanza di Venezia, nell'ambito di un'indagine della Procura della Repubblica lagunare su reati contro la Pubblica amministrazione.
L'assessore alla Mobilità del Comune di Venezia, Renato Boraso, è stato arrestato.
Boraso si sarebbe messo a disposizione, da assessore ma con le sue svariate società, per attività che nulla avevano a che fare con la pubblica amministrazione, facendosi pagare con fatture per prestazioni inesistenti in modo ripetuto; sarebbe intervenuto su appalti e servizi e modificando piani comunali a favore di diversi imprenditori, che poi lo pagavano".
Anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, è indagato: la vicenda che coinvolge Brugnaro riguarda le trattative con l'imprenditore di Singapore Chiat Kwong Ching per l'area dei "Pili" alle porte di Venezia, di proprietà dello stesso Brugnaro, e il blind trust che gestisce il patrimonio che il sindaco creò quando venne eletto. Con un video esclusivo #Report aveva testimoniato un incontro diretto tra Brugnaro e il magnate cinese Kwong per l’affare relativo ai terreni contaminati che sono inseriti nel sito inquinato di Porto Marghera.
Da questo documento sarebbe emerso che il sindaco di Venezia Brugnaro con una mano trattasse da imprenditore la vendita e la valorizzazione dei suoi terreni, e con l’altra mano, quella del sindaco, si stesse assicurando di poter gestire tutte le autorizzazioni e i passaggi necessari per la buona riuscita dell’operazione.
Tra gli indagati risultano anche Giovanni Seno, direttore generale di Actv, e Luis Lotti, manager italiano di Ching Chiat Kwong. Sono inoltre in corso sequestri preventivi per circa un milione di euro. Oggetto dell'indagine anche il celebre Palazzo Papadopoli e la sua vendita.
Report ne aveva palato nell'inchiesta "C’era un cinese a Venezia"