Il presidente del Senato attacca Report in occasione dell'evento "Far crescere insieme l'Italia"

11 ottobre 2024 ore 17:00

“Quello che la sinistra pensava fosse impossibile e cioè che questo governo, questa coalizione e Fratelli d'Italia, che è il partito più grosso, non potessero avere il riscontro di una adesione o perlomeno attenzione. A livello internazionale ci sono rimasti di un male. Più Giorgia va all'estero, più la nostra credibilità sale e la sinistra deve accontentarsi di Report e di La7 per cercare di fare politica". 
Per gli esponenti M5s in commissione di vigilanza Rai Dario Carotenuto, Dolores Bevilacqua e Anna Laura Orrico “le dichiarazioni del Presidente del Senato Ignazio La Russa contro Report e La7 sono, come spesso gli accade, inaccettabili. È preoccupante una simile mancanza di rispetto verso la stampa libera, tanto più se viene dalla seconda carica dello Stato. Dispiace in particolare che proprio mentre alla Camera sono in corso le celebrazioni per i 100 anni del Servizio Pubblico, La Russa attacchi una delle trasmissioni di punta della Rai come Report, i cui strali della destra - sottolineano - stanno producendo i loro effetti vista la carenza di risorse e di programmazione con cui la redazione deve fare i conti nonostante i record di ascolto che ha sempre macinato Al presidente del Senato ricordiamo che sarebbe suo dovere tenere sempre un atteggiamento di equilibrio e tutela delle istituzioni democratiche, tra cui il pluralismo dell'informazione, invece che delegittimare strumentalmente la stampa a lui non gradita".

In una nota Sandro Ruotolo, europarlamentare e responsabile Informazione nella segreteria nazionale del Pd: “pensa di fare una battuta il presidente del Senato, Ignazio La Russa, quando dichiara che la sinistra deve accontentarsi di Report e di La7 per fare politica. No, lui, seconda carica dello Stato, sta offendendo l'articolo 21 della Costituzione. Delegittima il giornalismo d'inchiesta e una rete televisiva che produce cultura e informazione. Nel Paese che amiamo è l'informazione il cane da guardia della democrazia e non il potere politico che delegittima l'informazione e, dunque, solidarietà a Report e a La7".


 

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