L'inchiesta di Trani, il caso Rai-Agcom
Berlusconi ed il commissario Innocenzi sarebbero indagati per le presunte pressioni per chiudere le trasmissioni Rai considerate di parte, come AnnoZero. Aperta un'inchiesta sulla fuga di notizie, il ministro Alfano manda gli ispettori a controllare. Martedì a Trani sarà sentito Santoro.
Seppur non messi direttamente sotto intercettazione telefonica, il premier Silvio Berlusconi ed il commissario dell'Agcom, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Giancarlo Innocenzi sarebbero divenuti soggetti indagati, nell'inchiesta della Procura di Trani, perchè le loro conversazioni sono avvenute con persone sotto controllo; il primo per concussione per le presunte pressioni per far chiudere la trasmissione di Rai2 Annozero ed il secondo per favoreggiamento nella stessa vicenda.
Secondo fonti ufficiose della procura, se sull'esistenza dell'indagine a carico del premier e di Innocenzi manca solo l'ufficialità è escluso invece che nell'indagine sia implicato anche il direttore del Tg1 Augusto Minzolini.
'L'inchiesta di Trani - si è lamentato il ministro della Giustizia Angelino Alfano - evidenzia almeno tre gravissime patologie che sono chiare anche allo studente che affronta all'università l'esame di procedura penale. E cioè: un problema gravissimo di competenza territoriale (tra Trani e Roma - n.d.r.), un secondo problema di abuso delle intercettazioni e un terzo che riguarda la rivelazione del segreto d'ufficio'. Per questo Alfano ha deciso di inviare i suoi ispettori a Trani, già da lunedì, per andare a verificare cosa è successo.
Duro commento di Silvio Berlusconi per il quale 'certa magistratura sta gettando fango su di noi dettando tempi e temi della campagna elettorale'. 'Io mi occupo di cose serie e non di questioni ridicole e grottesche come questa'.
Per ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola il caso Rai-Agcom è l'esempio di 'un'altra inchiesta pilotata'.
Redazione Internet
Il servizio di Giuseppe Crapanzano